Dopo la fuga di USA e alleati lìAfghanistan affronta una profonda crisi umanitaria
In Afghanistan esiste un ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, che ha stabilito che “Alle donne che compiono viaggi di oltre 72 chilometri non dovrebbe essere offerto un passaggio se non sono accompagnate da un parente stretto”, e il portavoce del ministero Sadeq Akif Muhajir, specificando che il parente deve essere un uomo.
Niente musica in auto
Sempre nello stesso decreto, viene vietato ai tassiti di far salire a bordo dell’auto donne senza velo e sarò proibito ascoltare musica mentre si è in macchina.
A quanto pare la voglia del “vecchio emirato” riaffiora nel governo e nelle leggi dei talebani dopo la precipitosa fuga delle potenze occidentali.
Nel 2022 il rischio della carestia
Le decisioni del ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio arrivano puntuali e decisive in un momento in cui l’Afghanistan è in piena crisi umanitaria e con il rischio, in questo 2022, di una carestia che riguarderebbe circa 20 milioni di persone.
Le promesse dei talebani
Dopo la conquista di Kabul nell’agosto del 2021, i Talebani avevano dato segni di apertura nei confronti della comunità internazionale proprio promettendo un cambio di passo nei confronti delle donne, attuando politiche di maggiore inclusività.
Per le donne diritti negati
La realtà, dopo quasi cinque mesi, è che le donne afghane hanno perso quei pochi diritti acquisiti in un ventennio, prima con la compromissione del diritto allo studio, adesso con a limitazione alla libertà di movimento.
Il progressivo deterioramento dei diritti delle donne è dimostrato dal fatto che per gli studenti maschi è stato possibile tornare a frequentare le lezioni nelle scuole secondarie, ma non essendoci insegnanti donne, alle ragazze è di fatto impedito di poter andare a scuola.
Questo lo abbiamo appreso da una nota della Nazioni Unite dove si legge: “ Nel frattempo, le donne e le ragazze affrontano una grande incertezza quando si tratta di rispettare i loro diritti all’istruzione, ai mezzi di sussistenza e alla partecipazione. Circa 4,2 milioni di giovani afgani non vanno a scuola, il 60% dei quali sono ragazze.
Mancano insegnanti donne
C’è stato anche un calo della frequenza della scuola secondaria delle ragazze, anche nelle province dove le autorità di fatto hanno permesso loro di frequentare la scuola. Ciò è dovuto in gran parte all’assenza di insegnanti donne, poiché in alcuni luoghi le ragazze possono avere solo insegnanti donne”.
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