Obbligo vaccinale per 27 milioni di over 50
Il giorno è arrivato. Per accedere a bar, palestre, piscine, ristoranti, alberghi, mezzi di trasporto, che sianono al chiuso o all’aperto, servirà il super green pass, o se preferite, quello “rafforzato”, che ha una durata di sei mesi, e che si ottiene tramite la vaccinazione o con la guarigione dall’infezione da Covid-19.
Una sorta di lockdown per chi otteneva il la certificazione tramite tampone e che adesso può accedere solo ai servizi essenziali, come fare la spesa o andare in farmacia. A queste limitazioni si aggiungeranno, dal 20 gennaio, l’obbligo del green pass base anche solo con il tampone, per accedere ai locali di barbieri, parrucchieri ed estetisti e dal 1° febbraio, lo stesso certificato base sarà necessario anche per entrare in uffici pubblici, poste, banche e negozi.
A questo punto si renderà necessaria una lista precisa che elenchi le attività ritenute essenziali per soddisfare i bisogni primari di chi non è vaccinato. Andrà velocemente risolto anche il problema di chi rientra nelle restrizioni ma ha patologie che rendono pericolosa la vaccinazione. Insomma un intrico di norme e restrizioni tutto italiano che complica la vita a tutti e presumibilmente non risolve problema l’emergenza sanitaria . Il tutto con una sanità spolpata di risorse che non ha i mezzi per affrontare, non solo i contagi da Covid, ma anche le normali patologie. A due anni dai primi contagi, dopo scontri televisivi tra virologi, code per vaccinarsi, barricate tra convinti Si vax e No vax, mascherine da pochi centesimi vendute con ricarichi strabilianti, personale degli ospedali sempre in emergenza, la situazione sanitaria è caotica come non mai.
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