Il primo grado si è concluso a settembre 2020 con sette condanne e cinque assoluzioni. Una sentenza arrivata dopo una tentata archiviazione alla quale Adele Chiello Tusa, mamma di una delle vittime, si era opposta con forza ottenendo dal Gip l’imposizione di nuove indagini
Genova – Partirà il 7 marzo l’appello del processo bis per l’incidente che il 7 maggio 2013 stritolò la vita di nove persone tra il cemento armato della torre di controllo del porto di Genova.
Il nuovo filone processuale fortemente voluto da Adele Chiello Tusa, la mamma di una delle vittime che si è opposta con forza all’archiviazione ottenendo dal Gip l’imposizione al PM di nuove indagini, riguarda eventuali responsabilità connesse alla costruzione della torre piloti.
In primo grado sono stati condannati, insieme all’allora Comandante del Porto di Genova, Felicio Angrisano, anche l’ingegnere Paolo Grimaldi e gli strutturisti Angelo Spaggiari e Mario Como. E poi l’ex dirigente del Consorzio Autonomo Fabio Capocaccia, l’allora comandante dei Piloti Giovanni Lettich, e l’ex presidente del Consiglio Nazionale dei Lavori Pubblici Ugo Tomasicchio.
Il filone principale sul crollo, invece, si è già definitivamente concluso con la Cassazione che ha confermato l’assoluzione del pilota del porto, Antonio Anfossi, del comandante d’armamento, Giampaolo Olmetti, e del terzo ufficiale, Cristina Vaccaro, e ordinato una riduzione delle pene per il comandante della Jolly Nero, Roberto Paoloni, per il primo ufficiale della nave, Lorenzo Repetto, e per il direttore di macchina, Franco Giammoro.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.