Roma – Atteso per oggi il nuovo DPCM che permetterà i luoghi o servizi dove non sarà obbligatorio esibire la certificazione verde. Non sarà necessario esibire il green pass per accedere a tutti gli esercizi che vendono alimenti, compresi mercati e supermercati. Lo stesso varrà per farmacie, studi medici e veterinari ma anche ottici, o negozi che vendono pellet o accessori per il riscaldamento.
Le sanzioni
È invece obbligatorio essere in possesso di green pass per parrucchieri, barbieri e centri estetici. L’obbligo resterà in vigore fino al 31 marzo, data di fine emergenza. Per i trasgressori, se clienti, multe salate che vanno dai 400 ai 1000 euro. Se è il dipendente ad accedere sul posto di lavoro senza green pass, oltre all’obbligo di segnalazione alla Prefettura, la multa è più salata e va dai 600 ai 1500 euro.
Tra le novità del decreto ci dovrebbe essere anche l’ingresso “libero”, quindi senza green pass, alle poste per il ritiro della pensione “nei casi indifferibili o urgenti”, mentre per gli altri servizi postali resterà necessario il green pass “base”.
Gli obblighi dal 1° febbraio
Dal 1° febbraio, scatta la sanzione una tantum di 100 euro per gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia che non si sono vaccinati. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.
E dal 15 febbraio scatta l’obbligo di super green pass, per il lavoratori pubblici o del comparto privato, over 50. Chi non è ancora vaccinato potrà effettuare la prima dose del vaccino entro il 31 gennaio per ottenere un green pass rafforzato valido a partire dal 15 febbraio, visto che la certificazione viene rilasciata subito dopo la prima dose, ma è attivata il quindicesimo giorno successivo alla somministrazione.
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