Una pagliacciata. Peccato che il luogo e il motivo in cui si è consumata la grande perdita di tempo e di denaro dei contribuenti non sia un circo.
La data di elezione del Presidente della Repubblica la conoscono anche i bambini delle elementari, eppure i rappresentanti dei cittadini nei palazzi del potere non sono stati in grado di accordarsi prima sul nome del sostituto di Mattarella.
Oggi ha votato Umberto Bossi, protagonista con Pierluigi Bersano di una delle più belle immagini di questi ultimi tempi. Uno scatto raffinato e attento del collega Massimo Maugeri.
Il plenum degli elettori è tornato a 1.009 e il quorum dei due terzi dell’Assemblea è quindi salito a 673, dopo l’elezione di Rossella Sessa, deputata forzista, subentrata in sostituzione Enzo Fasano deceduto all’età di 70 anni qualche giorno fa.
Anche oggi sono quattro i senatori a vita che hanno partecipato allo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato: Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Liliana Segre. Assenti Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia.
La cronaca imporrebbe di dire che i contatti tra i leader politici sono frenetici per trovare un accordo sul nome. La ragionevolezza suggeriva di arrivare preparati a questi giorni, perchè, ad esempio, la possibile elezione di Mario Draghi a Capo dello Stato, produrrebbe un vuoto istituzionale con la necessità di andare, finalmente, a elezioni. Perchè mentre “loro” fanno ciochini di potere, fuori dai saloni sfarzosi i cittadini arrancano. Il vero assente in questa elezione è il senso della vergogna.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta