Perchè le Storie delle vite spezzate in quel periodo andrebbero raccontate tutte
Genova – Nell’agguato teso da un gruppo di terroristi, il 25 gennaio del 1980, vennero uccisi, con numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata, il colonnello Emanuele Tuttobene e l’appuntato Antonino Casu, conducente dell’automezzo di servizio sul quale si trovava l’alto ufficiale. Nel volantino di rivendicazione dell’attentato, le Brigate Rosse sostenevano che Tuttobene fosse “il comandante della struttura di spionaggio dei carabinieri…che lavora in strettissimo rapporto con la NATO”.
L’attentato fu rivendicato dalla colonna delle BR Francesco Berardi”, dal nome dell’impiegato dell’Italsider che si era suicidato in carcere dopo che era stato arrestato a seguito della denuncia sporta contro di lui da Guido Rossa, il sindacalista ucciso dalle il 24 gennaio 1979 e di cui abbiamo ricordato ieri il sacrificio.
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