Le ricerche verrebbero effettuate anche in aree tutelate. Si parla di 8.243 ettari, compresa una parte del parco regionale dell’Aveto
Genova – Federparchi Liguria dice no alle ispezioni minerarie nell’entroterra ligure e chiede al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l’annullamento delle autorizzazioni alla società Energia Minerals Srl per le nuove ricerche minerarie nell’area delle provincie di Genova e La Spezia parzialmente compresa nel parco regionale dell’Aveto, entroterra del Tigullio.
Già nei mesi scorsi la società di scavi aveva presentato una domanda a Regione Liguria per sondare l’area alla ricerca di rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nickel e minerali associati, ma era stata rispedita al mittente. Tutti gli enti coinvolti – comuni, parco dell’Aveto, Regione – avevano detto no.
“Desta stupore e irritazione il fatto che a distanza di pochi mesi dal rifiuto degli enti si sia autorizzata la ricerca mineraria oltretutto in una area molto vasta: 8.243 ettari”. Lo scrive in una nota Roberto Costa, coordinatore di Federparchi Liguria che conclude: “Invitiamo il ministro della Transizione Ecologica a riesaminare quanto decretato e a revocare le autorizzazioni concesse. Contemporaneamente chiediamo alla Regione di attivarsi ulteriormente ricorrendo tempestivamente in tutte le sedi giurisdizionali previste, per non essere emarginata da scelte compiute altrove ma che toccano così pesantemente il proprio territorio”.
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