Roma – Il più votato è Mattarella. 166 voti al quarto scrutinio, 39 già al secondo e 16 al primo. E oggi in fronte progressista la spinta è per il bis: “Mattarella subito”.
L’indicazione arrivata al fronte progressista sarebbe quella di votare scheda bianca ma, secondo quanto apprende l’AGI, nel Movimento 5 Stelle, nel Pd e in Leu ci saranno parlamentari che scriveranno già oggi il nome di Sergio Mattarella in modo da spingere per arrivare al bis domani. Secondo un big della coalizione, Mattarella potrebbe prendere oltre 200 voti al sesto scrutinio, ancora in corso.
E l’attuale inquilino del Quirinale sarebbe una scelta fattibile anche per Umberto Bossi che ai giornalisti in Transatlantico ha risposto che “sì”, Sergio Mattarella può essere rieletto al Colle. “Draghi, eccetera, qui non si riesce a battere un chiodo”, ha aggiunto il fondatore del Carroccio.
Meno possibilista il governatore della Liguria e leader di Coraggio Italia, Giovanni Toti, che parlando alle telecamere fuori da Montecitorio ha dichiarato: “Spero che entro sera si abbia il nome del ‘quirinabile’ in modo che domani si possa chiudere la partita e si elegga il presidente della Repubblica”. Sergio Mattarella, ha aggiunto, “non è in campo, con grande onestà ha detto tante volte che non è interessato e lo riterrebbe sbagliato, che il Parlamento lo consideri un rifugio credo sia lusinghiero” ma “non è in campo”.
Stamattina, però, anche il fondatore di Italia Viva non aveva escluso l’ipotesi di un Mattarella bis. In diretta su Radio Leopolda Matteo Renzi aveva detto: “Sarebbe una forzatura nei confronti di Mattarella e oltremodo scorretto, ma la vicenda o si risolve nelle prossime ore o questa ipotesi è in campo con tutta la sua forza”.
In queste ore il Presidente è in silenzio stampa nonostante “l’utilizzo del suo nome per una conta interna di alcuni gruppi parlamentari”, silenzio che “stupisce molto” Edmondo Cirielli di FdI che avanza un sospetto: “A meno che fin dall’inizio il racconto che non volesse essere riconfermato fosse solo un racconto”.
st
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.