Tre le tappe del Premier in città: il porto, la Radura della Memoria e il cantiere del Terzo Valico
Genova – “Credo che sia stata una mattinata soddisfacente, sono particolarmente orgoglioso che il premier Draghi, che notoriamente non si era mai mosso da Roma, abbia scelto la Liguria come prima tappa per la sua prima visita ufficiale”.
Così il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, oggi in visita al cantiere del Terzo Valico insieme al Premier Draghi e al sindaco Bucci.
“Questo – ha aggiunto – riconosce alla Liguria la capacità di amministrazione, di collaborazione con il governo centrale, la capacità di realizzare grandi opere com’è stato con il Ponte”.
“La visita ha dimostrato che la Liguria è un modello di buon governo, in grado di realizzare le cose che promette – ha aggiunto Toti -. La città di Genova ha saputo spendere le risorse: solo nelle ultime settimane sono andati ad aggiungersi 150 milioni per Erzelli, in porto ci sono oltre due miliardi di lavoro appaltati, il Terzo Valico vale 5 miliardi, il Waterfront di Levante, grazie ad una sinergia con i privati, cambierà il volto della città”.
Il governatore ligure ha poi ripercorso le tappe della mattinata: “Abbiamo avuto una mattinata intensa – ha detto -, iniziata in porto parlando della sua competitività, dei lavori programmati e di quelli che stanno per essere ultimati.
Poi il ponte San Giorgio, che non poteva non essere una tappa, dove il presidente ha incontrato i familiari delle vittime. E infine qua nel cantiere” del terzo Valico dove ha potuto toccare con mano “la nostra competitività”.
E la visita di Draghi è stata per il Governatore l’occasione di fare il punto: “Abbiamo spiegato al Presidente del Consiglio che la competitività della Liguria è un pezzo importante della competitività del Paese, della logistica italiana, delle piccole e medie imprese della pianura padana, del settore turistico, della valorizzazione dell’arte e dell’ambiente – ha concluso Toti -. Tutte cose previste nel Pnrr e che nella sintesi di una regione piccola ma strategica come la Liguria devono trovare compimento”.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.