Il Comune chiederà un aggiornamento ad Aspi sul cronoprogramma e una restrizione dei tempi di fine lavori: “2024 data troppo in là”
Genova – Una Commissione consiliare insieme ad Aspi per fare il punto sulle barriere fonoassorbenti. E poi la richiesta di aggiornamento sul cronoprogramma e una restrizione dei tempi di fine lavori.
Sono queste le promesse di Matteo Campora, assessore genovese ai Trasporti e alla Mobilità Integrata che oggi, in risposta a un articolo 54 della consigliera Pd Cristina Lodi, ha assicurato che il Comune si farà parte attiva con Autostrade per sveltire una vicenda che sta facendo crescere il malcontento in tanti quartieri della città, tra chi vive gomito a gomito con l’autostrada, anche se, dice l’assessore, “sono i cantieri sparsi sulle rete cittadina che rallentano i lavori di riposizionamento delle barriere antirumore”.
Sarà certamente così.
È vero anche che dopo l’accordo di ristoro firmato con i Benetton l’ottobre scorso, accordo che ha azzerato gli sconti sui pedaggi inizialmente previsti per il nodo di Genova fino al 31 dicembre 2031, Aspi non merita altri sconti. Nemmeno sui tempi.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.