E mentre aspettiamo i dettagli dell’incontro scopriamo che i soldati dell’Isola dei Serpenti sono ancora vivi e sono prigionieri dei russi
Gomel – Da una parte l’allerta del sistema difensivo nucleare russo, dall’altra l’inizio dei negoziati al confine con la Bielorussia. La scarsa volontà di arrivare a un accordo sta tutta qui.
Intanto l’Europa si attiva per raccogliere i rifiugiati ucraini in fuga dalla guerra, e questo è un altro aspetto da tenere in considerazione. Mai decisione in questo senso è stata presa con tanta rapidità, perchè normalmente si è sempre atteso che morissero migliaia di persone prima di intervenire. A volte abbiamo assistito con sguardo paternalistico alla morte di altrettante migliaia di persone senza muovere un dito. Vuol dire che i governi occidentali hanno imparato cosa è giusto fare e con quali tempistiche.
I negoziati sono terminati, e le richieste di Volodomyr Zelensky non potevano che essere il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe. I russi si sono resi disponibili a negoziare per il tempo necessario, permettendo che alle trattative di pace partecipasse il miliardario, proprietario del Chelsea, Roman Abramovich.
E mentre aspettiamo i dettagli dell’incontro scopriamo che i soldati dell’Isola dei Serpenti sono ancora vivi e sono prigionieri dei russi. Ma è pur vero che nello sfacelo di notizie false, pubblicate senza tentare una minima verifica, anche questa news potrebbe avere necessità di verifiche. Ma essendo positiva azzardiamo la pubblicazione.
Bisogna dire che se i russi soffriranno perché sono rimasti senza Pornhub, per noi occidentali andrà pure peggio perchè i lussi di Mosca per un po’ ce li scordiamo. La Russia ha chiuso lo spazio aereo a 36 paesi occidentali, tra cui l’Italia e Canada.
In questa guerra, dove a morire sono sempre quelli che non contano, l’altra notizia eclatante è che la Svizzera ha deciso di rompere la sua neutralità. Quindi la piccola nazione verde, come il colore dei dollari, si allinea totalmente alle sanzioni imposte dall’Unione Europea.
La doccia fredda è che l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea non è in agenda. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, anche se ammette che in prospettiva il ruolo dell’Ucraina sarà in seno all’UN.
E ironia della sorte, il Consiglio UE Difesa ha raggiunto l’“accordo completo” tra i ministri per fornire armi all’Ucraina tramite l’European Peace Facility, come dichiarato dalla vicepresidente della Commissione Europea Margrethe Vestager.
Si, avete letto bene, attraverso strumento europeo per la pace, costituito per prevenire i conflitti, distribuiremo armi.
Ma da questa gente la comprereste un’auto usata?
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta