Secondo il presidente del think-tank Center for Financial Studies sarà il più massiccio ed efficace pacchetto di sanzioni finanziarie di tutti i tempi
Quello contro Putin sarà “il più massiccio ed efficace pacchetto di sanzioni finanziarie di tutti i tempi”, e avrà “un impatto negativo non solo sulla Russia, ma anche in qualche misura sui Paesi dell’Unione europea. Ma in ogni caso è un prezzo che va pagato. È il prezzo della nostra libertà”.
Lo ha detto Otmar Issing, ex capo economista della Bundesbank e oggi presidente del think-tank Center for Financial Studies, istituto di ricerca indipendente affiliato alla Goethe University di Francoforte che conduce ricerche applicate nell’area monetaria, dei mercati finanziari e dellamacroeconomia.
Nell’opporsi a Putin, “come già in occasione della pandemia, la sinergia fra istituzioni politiche e autorità monetarie può essere la chiave vincente”, ha sottolineato ancora l’economista tedesco. Le sanzioni a carico della Banca centrale russa “non solo funzioneranno, ma il blocco a carico delle riserve in valuta straniera, circa 630 miliardi di dollari, messe insieme dalla Banca centrale russa, sarà il provvedimento più efficace di tutti”.
Nel corso di questi ultimi anni, “il regime di Mosca ha accantonato un immenso patrimonio statale, dislocandolo soprattutto presso le banche centrali dei Paesi occidentali. L’obiettivo era proprio quello di poter fronteggiare momenti di tensione con l’occidente: ma è andata a finire – ha concluso Issing – che per Putin questa si è rivelata solo l’ultima e la più grande delle illusioni”.
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