Il ministro degli esteri cinese Wang, in una telefonata con l’omologo Kuleba, ha chiesto di “proteggere la sicurezza dei cittadini cinesi in Ucraina”
La Cina “sollecita Russia e Ucraina a trovare una soluzione negoziale”, titola il China Daily, che non pompa troppo la disponibilità cinese a una mediazione, valorizzata invece dal Financial Times.
Il quotidiano cinese, nel riferire della telefonata tra il ministro degli Esteri Wang Yi e il collega ucraino Dmytro Kuleba, ribadisce che Pechino ha sull’Ucraina “posizione aperta, trasparente e coerente”, poiché “sostiene sempre che la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi dovrebbero essere rispettate”.
Wang, prosegue il giornale, “ha affermato che la Cina si rammarica profondamente per lo scoppio di un conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili, aggiungendo che la priorità immediata è cercare di disinnescare la situazione e impedire che il conflitto si intensifichi o addirittura vada fuori controllo”. Inoltre, il ministro cinese ha chiesto alla controparte ucraina di “proteggere la sicurezza dei cittadini cinesi nel Paese”. Un riferimento velato all’insofferenza manifestata dagli ucraini nei confronti dei cinesi rimasti bloccati nel Paese.
Si smuove, dunque, la prudente equidistanza che la Cina ha tenuto fino ad oggi con le potenze in gioco?
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