È il quarto caso in sette giorni. Traverso (Siap): “Un fenomeno preoccupante che investe tutte le divise”
Genova – “Un’altra tragedia colpisce i poliziotti sul territorio ligure. Ieri sera un collega della Questura di La Spezia si è tolto la vita con l’arma d’ordinanza”.
A denunciarlo è Roberto Traverso, segretario nazionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (Siap) che poi sottolinea: “questo ennesimo lutto si somma ai tanti, troppi, che si contano sul territorio nazionale tra il personale di tutte le forze dell’ordine”.
E in effetti, secondo i dati dell’Osservatorio suicidi in divisa, è il tredicesimo episodio di suicidio tra le divise dall’inizio dell’anno e il quarto nel giro di sette giorni. In una settimana, oltre al poliziotto di Spezia, si sono suicidati due carabinieri, uno di Ravenna e uno in forza ai forestali di Noci (Bari), e poi un poliziotto della Stradale di Fondi (Latina).
“Il SIAP è fortemente impegnato nella difficile battaglia contro questo male oscuro che come una piovra sta insinuando i suoi tentacoli tra il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori delle forze dell’ordine: un disagio alimentato dal drammatico momento sociale che stiamo vivendo, minato dalla pandemia e adesso dai venti mefitici di un’assurda guerra che crea ansia e stress”, continua Traverso che da sempre è in prima linea per promuovere
il supporto psicologico post trauma emotivo tra gli agenti.
E infatti precisa che “i poliziotti non si possono permettere di essere stressati e soprattutto di dichiararlo” visto che lo stress viene considerato come una patologia neurologica e prevede il ritiro dell’arma, del tesserino e delle manette.
Di più: “Oggi a causa di linee guida a dir poco inadeguate, in Italia non esiste nemmeno un caso di positività alla valutazione del rischio da stress correlato tra il personale della Polizia di Stato”.
“Il Segretario Generale Nazionale, Giuseppe Tiani – spiega -, affidandomi l’incarico di coadiuvarlo nell’azione del Siap contro il fenomeno suicidario mi ha onorato della sua fiducia per contribuire a quello che è un argomento delicatissimo per la nostra categoria e che dobbiamo portare avanti giorno dopo giorno senza cedere di un millimetro. Per questo riteniamo fondamentale che vengano apportate urgenti modifiche normative in grado di rendere sempre più agevole combattere il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa, a partire dall’urgente esigenza di rendere più funzionale ed efficace l’Osservatorio dei suicidi delle forze dell’ordine che ad oggi non è riuscito a concretizzare le proprie importanti finalità istituzionali”.
“Inoltre per la Polizia di Stato stiamo lavorando al fianco del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (in particolare con la Direzione Centrale di Sanità) sul tavolo del disagio dei poliziotti al fine di ottenere finalmente l’introduzione dell’articolo 48 bis nel DPR 782/85 che da più di due anni è bloccato per motivi di continenza economica dal MEF”.
Un passo importante perchè, conclude Traverso, “con il 48 bis sarà finalmente riconosciuto il disagio psicologico ai poliziotti e di conseguenza esisterà una sorveglianza sanitaria ad hoc da applicare ai casi di stress da lavoro correlato”.
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