Nel disastro ferroviario del 29 giugno 2009 morirono 32 persone
Firenze – L’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha dichiarato di non rinunciare alla prescrizione nel processo di appello bis per la strage di Viareggio. Lo ha detto lui stesso davanti alla corte di Firenze, riunita oggi per la prima udienza.
Al contrario, nel primo appello Moretti rinunciò alla prescrizione e venne condannato a 7 anni in primo e secondo grado. La Cassazione, annullando con rinvio la sentenza, ha stabilito che dovesse chiarire di nuovo, in un appello bis, l’intenzione di rinunciare o no alla prescrizione dal momento che vi rinunciò prima che cadesse in prescrizione l’accusa di omicidio colposo plurimo venuto meno per la caduta dell’aggravante della violazione di norme sulla sicurezza sul lavoro.
I familiari delle vittime: “Si è rimangiato tutto”
“È scappato subito, si è nascosto. Noi siamo all’ergastolo da 13 anni e ci rimarremo. Ma lui ha avuto paura e si è rimangiato tutto. Gente come lui, non vale nulla. Oggi si è guadagnato la non prigione con due parole dette sottovoce: non rinuncio”.
Lo ha detto Daniela Rombi, vice-presidente dell’associazione ‘Un mondo che vorrei’, commentando la decisione di Mauro Moretti, ex ad di Fs, di non rinunciare alla prescrizione nel processo di appello bis della strage di Viareggio per il reato di omicidio colposo.
Rinvio al 7 aprile
Il processo è stato rinviato al 7 aprile. Lo ha deciso la Corte d’appello, accogliendo l’eccezione sulla traduzione in tedesco presentata dai legali dei condannati tedeschi e aggiornando il calendario delle udienze. Entro il prossimo 17 marzo, dunque, la traduzione in tedesco della sentenza della Corte di Cassazione dovrà essere pronta.
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