Il boss è già stato condannato in appello a 19 anni nell’operazione Provvidenza
I Carabinieri del R.O.S., coadiuvati da quelli dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria e Milano, hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro beni nei confronti di Antonio Piromalli, boss della ‘ndrangheta di Gioia Tauro, già condannato in appello a 19 anni nell’operazione “Provvidenza”, per associazione mafiosa, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata.
Le indagini patrimoniali svolte hanno evidenziato il controllo esercitato dalla cosca Piromalli su parte della filiera commerciale agricola reggina, attraverso il quale ingenti quantitativi di agrumi venivano inviati verso il mercato ortofrutticolo di Milano per la vendita.
I Carabinieri hanno accertato anche l’attività della cosca Piromalli all’interno del mercato ortofrutticolo di Milano nella gestione di un’impresa di rivendita di frutta all’ingrosso, anch’essa sottoposta a sequestro, che aveva il compito di commercializzare una partita di agrumi di scarsa qualità che non era stata accettata da nuovi clienti dell’Est Europa.
Nell’hinterland milanese è stata inoltre individuata un’impresa di import-export formalmente di proprietà di una società avente sede negli Stati Uniti d’America e risultata invece riconducibile direttamente a Antonio Piromalli. Questa società veniva utilizzata da Antonio Piromalli per commercializzare negli Stati Uniti olio di sansa, spedito dal porto di Gioia Tauro, come olio extra vergine di oliva, operazione commerciale che aveva reso un guadagno illecito di circa 2 milioni di euro.
I beni sequestrati, che hanno un valore complessivo pari a circa 1.000.000 di euro, sono localizzati nelle province di Reggio Calabria e Milano e sono costituiti da 3 complessi aziendali e varie disponibilità finanziarie.
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