Nuvaxovid non convince i No vax, Bassetti: la loro è una battaglia ideologica

Il vaccino Novavax non decolla, solo 11.000 dosi in dieci giorni in Italia

Genova – Neanche il vaccino tradizionale ha convinto i No vax: sono solo 11.000 le dosi somministrate in dieci giorni, da quando cioè, il nuovo preparato è stato disponibile nel nostro Paese.
E che le fiale di Nuvaxovid sarebbero rimaste nei frigoriferi, Matteo Bassetti, Direttore dell’Unità Operativa Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino, lo aveva detto da subito: “C’è uno zoccolo duro che è ideologicamente contrario alla vaccinazione. E non alla vaccinazione a m-RNA o adenovirus, ma in generale a tutte le vaccinazioni”.
Una partenza lenta, dunque, che non pare destinata a impennarsi. E infatti Bassetti sottolinea: “Adesso bisogna tirare una riga perchè non credo che gli over 50 che non si sono vaccinati fino ad ora lo faranno. Peggio per loro, perchè chi non si vaccina fa male a se stesso prima di tutto”, dice l’infettivologo che poi sembra sotterrare l’ascia di guerra: “Questa continua contrapposizione non fa bene a nessuno, ora devono tornare a fare la vita di prima”.
E in effetti Bassetti vorrebbe mettere il punto anche su mascherine e certificato verde: “Iniziamo ad alleggerire il Green pass, almeno all’aperto, o per prendere il caffè. Io credo che a metà di aprile la mascherina può essere tolta. Parlo dell’obbligo, perchè se qualcuno si sente più sicuro a utilizzarla che la continui a usare”, conclude.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.