Dieci annullamenti in Cassazione. Nuovo processo per l’avvocato De Stefano
Reggio Calabria – Dieci annullamenti, 3 prescrizioni e 4 conferme. E un altro processo per l’avvocato De Stefano.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che giovedì sera ha annullato buona parte delle condanne stabilite nel gennaio 2021 dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria.
Cosa ha detto la Cassazione
A partire da quella a 15 anni e 4 mesi di carcere a cui era stato condannato l’avvocato Giorgio De Stefano, ritenuto dalla Dda di Reggio Calabria una delle due teste pensanti della ‘ndrangheta reggina. Nei suoi confronti la Suprema Corte ha annullato senza rinvio in relazione a tutti i fatti avvenuti fino al 2005, per i quali De Stefano è stato già stato giudicato e non poteva, quindi, essere processato di nuovo. Per quanto riguarda, invece, la successiva condotta contestata dalla Procura, è stata annullata la sentenza di condanna nei confronti dell’avvocato De Stefano rinviando alla Corte d’Appello per un nuovo processo.
È stata annullata senza rinvio anche la condanna a 2 anni e 4 mesi di carcere per Pasquale Massimo Gira.
Annullata con rinvio, invece, la sentenza per Antonino Nicolò (13 anni e 10 mesi di carcere in Appello), Antonino Araniti (8 anni), Roberto Franco (13 anni e 8 mesi), Domenico Marcianò (9 anni e 4 mesi), Emilio Angelo Frascati (8 anni), l’ex sindaco di Villa San Giovanni Antonio Messina (2 anni), Lorena Franco (un anno e 4 mesi) e Giovanni Pellicano (10 mesi). Per i dieci imputati, quindi, si attende un nuovo processo davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria.
Prescrizioni
Sono andati prescritti i reati contestati agli imputati Alessandro Nicolò, Anna Rosa Martino (entrambi condannati in appello a 2 anni di reclusione) e Rosario Giovanni Rechichi.
Conferme
Confermata la condanna solo per quattro imputati: il pentito Roberto Moio (1 anno e 10 mesi), Giuseppe Smeriglio (1 anno e 4 mesi), Mario Vincenzo Stillitano (15 anni e 4 mesi di carcere) e Domenico Stillitano (14 anni e 4 mesi). Nei confronti dei due fratelli Stillitano, la Corte di Cassazione ha giudicato il ricorso inammissibile dopo che la stessa Procura generale aveva chiesto l’annullamento parziale della condanna a causa del mancato riconoscimento del vincolo della continuità con la vecchia sentenza “Olimpia”.
Il processo Gotha
Il processo “Gotha” era nato dalla riunione delle inchieste “Mamma Santissima”, “Reghion”, “Fata Morgana” e “Sistema Reggio”. Le indagini dei carabinieri del Ros, della guardia di finanza e della polizia, in sostanza, avevano acceso una luce su quello che la Dda considera il “direttorio” della ‘ndrangheta, una struttura con una strategia programmatica che puntava ad alterare “l’equilibrio degli organi costituzionali”.
Con l’annullamento, tutto l’impianto accusatorio dovrà essere rivalutato di nuovo dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria.
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