“Anche noi in presidio, al fianco di chi rischia di vedersi espropriare il lavoro di una vita”
Genova – C’erano tutti i dirigenti e gli eletti genovesi di Fratelli d’Italia, stamattina in piazza De Ferrari, a fianco dei balneari in lotta per dire “No alle aste” e chiedere al Parlamento di pronunciarsi in materia, cercando di tutelare gli interessi di 30mila aziende italiane.
Il presidio organizzato dal sindacato Base Balneare, infatti, cadeva proprio nell’ultima giornata utile per la presentazione degli emendamenti al decreto legge che ha imposto la scadenza delle attuali concessioni al 2023 e annullato l’estensione al 2033 prevista dalla legge 145/2018 demolita dal Consiglio di Stato.
“Come ha detto e ribadito più volte Giorgia Meloni anche recentemente in Parlamento – è scritto in una nota stampa del partito -, noi ci opponiamo alla legittimazione delle due sentenze con le quali il Consiglio di Stato si è sostituito a Governo e Parlamento dichiarando illegittima una norma che era stata votata dalle Camere e che prevedeva la proroga delle concessioni balneari”.
“Quello che è stato fatto è un vero e proprio esproprio della potestà legislativa – continua la nota -, di fronte al quale qualsiasi Governo si sarebbe rivolto alla Corte costituzionale. Invece il ricorso lo ha fatto il solo partito di opposizione: Fratelli d’Italia. Noi crediamo che le due sentenze del Consiglio di Stato siano lo strumento perfetto per colpire un’intera categoria che è stata prima ignorata, poi presa in giro e, infine, demonizzata”.
“Fratelli d’Italia – conclude la nota firmata da tutti i dirigenti e gli eletti di Fratelli d’Italia in Liguria -, è da sempre accanto alle aziende italiane e oggi più che mai si schiera a favore di diritti inalienabili come quelli all’impresa, alla ricerca di un futuro migliore, alla protezione degli investimenti e degli interessi nazionali, soprattutto in un comparto strategico come quello del turismo”.
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