Fonti al Washington Post: “I laboratori continuano a produrre Novichok e Sarin”
La Russia possiede da anni un arsenale di armi chimiche che continua a produrre e conservare a dispetto dei trattati internazionali e nonostante anni di promesse e dichiarazioni che lo avrebbe smantellato.
Lo rivelano alti funzionari Usa e della Nato al Washington Post. In particolare le fonti parlano di laboratori militari che hanno continuato a funzionare e a produrre agenti nervini come il Novichok o il Sarin, nonostante l’adesione della Russia alla Convenzione sulle armi chimiche del 1993.
Secondo i funzionari americani, come dimostrato dal caso di Sergej Skripal, l’ex spia dell’intelligence militare russa avvelenata in Gran Bretagna con il Novichok nel 2018, il Cremlino considera le armi chimiche uno strumento “legittimo ed efficace” per raggiungere diversi obiettivi “dall’eliminazione degli oppositori politici alla sottomissioni di nemici armati”.
Da giorni l’amministrazione Biden ha avvertito del rischio che Mosca possa usare armi chimiche in Ucraina.
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