Guerra in Ucraina, Massolo (Ispi): rischio armi chimiche più concreto di escalation nucleare

Poi sulla situazione nei Balcani ha detto che “esiste una repubblica serba guidata da Dodik che ha dato manifestazioni di volere essere indipendente”

“Teoricamente il rischio nucleare c’è perché nel mondo ci sono molti armamenti nucleari, ma non credo a un’escalation di questo tipo nella guerra russo-ucraina. Ciò non significa che Putin non possa aumentare la pressione”.
Lo ha detto Giampiero Massolo, ambasciatore e presidente dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale.
“Gli analisti del Pentagono temono soprattutto le armi chimiche e batteriologiche vietate dalle convenzioni internazionali”, ha continuato aggiungendo che “poi c’è il rischio di allargare il conflitto con il possibile ingresso della Bielorussia e il coinvolgimento del Sahel dove c’è la brigata Wagner, composta da mercenari al servizio del Cremlino”. Senza dimenticare i Balcani dove, in Bosnia Erzegovina, ha sottolineato che “esiste una repubblica serba guidata da Dodik che ha dato manifestazioni di volere essere indipendente”.

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