Crimini di guerra, i ministri della Giustizia Ue sostengono l’indagine della Corte penale internazionale contro la Russia

Alla riunione ha partecipato anche Marta Cartabia

“I resoconti e le immagini della guerra di aggressione senza precedenti e illegale della Russia contro l’Ucraina sono orribili. Per noi è chiarissimo: la Russia ha la piena responsabilità di questa guerra di aggressione e della sofferenza del popolo ucraino. I diretti responsabili dei crimini di guerra e delle violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario sul suolo ucraino devono essere chiamati a risponderne. E le vittime devono avere accesso a mezzi di ricorso e alla giustizia“.

Lo si legge nella dichiarazione al termine della riunione internazionale dei ministri della giustizia che sostengono l’azione della Corte penale internazionale (CPI), a cui ha partecipato anche Marta Cartabia.

“La rapidità con cui 41 Stati, compresi tutti gli Stati membri dell’UE, hanno segnalato la situazione invia l’importante messaggio che non può esserci impunità per i crimini internazionali fondamentali. Questa segnalazione non è solo simbolica, ma ha contribuito ad accelerare l’apertura dell’indagine che a sua volta andrà a vantaggio dell’accertamento dei fatti e della raccolta di prove che costituisce la pietra angolare per combattere l’impunita’. I ministri hanno richiamato collettivamente il loro sostegno alla Corte penale internazionale”, si sottolinea.
Nella nota si sottolinea che “Eurojust è un attore chiave nel garantire il più efficace coordinamento delle indagini negli Stati membri dell’Ue su questi presunti crimini di guerra. Devono essere utilizzati tutti gli strumenti a disposizione di Eurojust (riunioni di coordinamento, squadre investigative comuni, ecc.). La sua azione può giovare anche agli Stati terzi, che hanno accordi di cooperazione con l’agenzia, così come alla Corte penale internazionale”.

Alla Corte penale internazionale competono i crimini di guerra, contro l’umanità e di aggressione.

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