Petrolio, corrono i prezzi in vista di nuove sanzioni alla Russia per i crimini di guerra di Bucha

Atteso per oggi l’annuncio di Ecofin che si prepara a bacchettare Mosca

Ricominciano a correre i prezzi del petrolio sulle aspettative che gli Stati Uniti e l’Europa stiano per dare il via a nuove sanzioni per punire la Russia sui presunti crimini di guerra commessi a Bucha. Sanzioni che aumentano le preoccupazioni di un’offerta globale più stretta perchè potrebbero prendere di mira l’industria petrolifera russa e, secondo gli analisti, questo significherebbe una spinta ai prezzi del greggio nel breve termine.
Intanto oggi il greggio Brent sale dello 0,92% e passa di mano a 108,52 dollari mentre il WTI guadagna lo 0,88% a 104,19 dollari al barile.

Brent e WTI, che differenza c’è?

Brent e WTI sono i due parametri di riferimento del prezzo del petrolio riconosciuti dai mercati a livello mondiale. Si tratta di distinzioni geografiche, con il Brent che viene estratto dal Mare del Nord e il WTI che proviene dagli USA, ma anche di stoccaggio e trasporto. Il Brent deve essere trasportato con petroliere e può rimanere immagazzinato a terra o in nave, mentre il WTI è trasportato direttamente via oleodotto.
Entrambi sono classificati light-sweet, cioè a basso contenuto di zolfo.

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