Ex cinema Chiabrera, passa la delibera in attesa del parere dell’Agenzia delle Entrate

Penultima seduta del Consiglio comunale, si è parlato ancora dell’acquisto del cinema Chiabrera

Genova – I progetti del Comune per la riqualificazione del Centro Storico passano attraverso l’acquisto di alcuni immobili tra cui l’ex cinema Chiabrera. Ieri, nella penultima seduta del Consiglio Comunale, il capogruppo del PD Alessandro Terrile, ha chiesto la sospensiva della delibera sull’acquisizione dell’immobile per capire se il Comune di Genova sta facendo un’operazione conveniente oppure no. Questa in sintesi la situazione.

Un prezzo 4 volte superiore

“Tra gli immobili che oggi il comune si impegna ad acquistare c’è anche il cinema Chiabrera che secondo la perizia allegata alla pratica l’immobile è valutato 440.000 € oltre l’iva, quindi noi andiamo a spendere 542.000 €, e in realtà l’anno scorso, a Febbraio del 2021, la società che oggi lo venderebbe al comune acquistò lo stesso immobile al prezzo di 110.800 € quindi noi andremo a pagare questo immobile quattro volte il valore di acquisto dell’anno scorso.”

Il perito Rezzonico di Saronno

Ma nella discussione è entrata nuovamente la figura del perito di Saronno, l’architetto Rezzonico, che secondo Terrile non avrebbe ben capito la situazione di totale degrado in cui versano i vicoli in quella zona, considerando come aspetto positivo la vicinanza del Chiabrera alla cattadrale di San Lorenzo.

Anche la decisone di chiedere una valutazione tecnica all’Agenzia delle Entrate non convince l’opposizione che sottolinea, sempre nell’intervento di Terrile, che normalmente gli uffici del Minostero delel Finanze intervengono in caso di valutazioni troppo basse e non viceversa.

La differenza tra le perizie

Ma a insospettire ulteriormente il capogruppo del PD è anche la discrepanza nella descrizione dell’immobile. “…C’è una discrepanza così netta non solo sul prezzo ma perfino nella descrizione tra le due perizie… sembra che parlino di due immobili diversi”. Infatti la prima perizia parla di zona degradata e la seconda di immobile di media qualità.

Questi sono stati i presupposti, nell’interpellanza presentata ieri, per chiedere una sospensiva sull’acquisto del cinema Chiabrera in modo da approfondire ulteriormente, magari con una perizia terza, il vero valore dell’immobile. Si sono succeduti interventi a favore della sospensiva da parte di Luca Pirondini e Gianni Crivello, e in direzione opposta, per continuare la pratica di acquisto del cinema da parte di Mario Baroni,  Marta Brusoni e Mario Mascia. E in effetti la maggioranza ha votato compatta per proseguire l’iter di acquisto ma senza il voto del Sindaco Marco Bucci, assente in aula.

Assumersi la responsabilità del voto

E su questo punto Terrile ha voluto sottolineare il fatto che i consiglieri di maggioranza si dovranno assumere la responsabilità del loro voto, se l’operazione immobiliare del comune dovesse finire alal Corte dei Conti.

Vico Vegetti: non ci passa neppure un’Ape

“Noi proponiamo – continua Terrile – di stralciare dall’elenco degli immobili che vengono acquistati l’immobile di via Chiabrera, cioè il cinema Chiabrera, e la ragione mi sembra evidente. . Noi non siamo contrari all’acquisto di tutto questo pacchetto, per quanto devo dire che qualche perplessità l’elenco dei beni lo suscita. Comunque lo dico perché non so se i consiglieri di maggioranza abbiano letto con attenzione, ma se non l’avessero fatto, noi compriamo tra i vari mobili il bar Cabona, che poi nessuno ci ha spiegato quali sono le ragioni per cui il comune ha questo bisogno impellente di comprare il bar Cabona,  sempre tra i vari mobili compriamo un magazzino di 420 m quadri in Vico Vegetti, che non è percorribile neanche con un’Ape, e lo paghiamo più di 900 € al metro quadro, circa 350.000 €.

La Corte dei Conti

“Noi proponiamo di stralciare il il cinema proprio perché sul cinema non ci sono solo dei dubbi che possono essere frutto dell’immaginazione maligna di chi vi parla, ma ci sono degli elementi di fatto rilevanti come l’acquisto dell’anno scorso a 110.000 € contro i 440.000 € . Ogni consigliere che oggi vota si assume la responsabilità votando questa pratica, responsabilità che invece non si assume il Sindaco perché se n’è andato… e faccio notare i consiglieri di maggioranza quanto poi tra sei mesi la Corte dei Conti aprirà il procedimento nei confronti di tutti”.

Piciocchi: “Ho sentito formulare delle espressioni molto pesanti, che reputo ingiuriose”

Nell’intervento di chiusura l’assessore ai Lavori publbici, Pietro Piciocchi, ha sottolineato: “Non era mia intenzione prendere la parola prima della deliberazione ma siccome ho sentito formulare delle espressioni molto pesanti, che reputo ingiuriose, perché credo che si faccia un torto all’onestà delle persone che siedono da quasta parte e anche all’intelligenza delle persone che siedono dall’altra, nell’evocare certi scenari nel fare il terrorismo, mi associo a quanto detto dal consigliere Mascia. Ma scusate, basta leggere l’emendamento, ma dov’è il danno erariale? Ma andateci alla Corte dei Conti andate dalla Procura della Repubblica andate dal Presidente della Repubblica ma nel momento in cui è scritto chiaramente, io lo dico perché ho il dovere di esplicitare ulteriormente la posizione della Giunta, perché non devono esserci dubbi su questo, nel momento in cui è scritto chiaramente su questo emendamento che l’acquisto non si farà se l’Agenzia delle Entrate non  conferma la bontà del valore che è stato determinato,  ma spiegatemi dov’è il problema, spiegatemi dov’è il problema, ve lo chiedo, perchè non lo capisco, ditemi dov’è il danno erariale.   Allora abbiamo introdotto un elemento di garanzia, io ho ringraziato consigliere Terrile perché credo che avrà sul contributo importante alla discussione, però ecco vorrei che la stessa onestà ci fosse dall’altra parte senza andare in questo momento a strumentalizzare in maniera evidente e ingigantire delle situazioni del tutto fuori luogo e vorrei anche dire molto chiaramente che noi siamo tutti responsabili del denaro pubblico, e credo che in questi anni lo abbiamo sempre dimostrato, vorrei ricordare che votare NO, oggi significa ritardare una delibera fondamentale per l’attuazione del PinQua e del piano nazionale di ripresa e resilienza. Vorrei ricordare che è la penultima seduta del consiglio utile diversamente andiamo a luglio significa sostanzialmente compromettere il finanziamento. Io questa responsabilità nei confronti del Governo non la prendo allora se vogliamo pesare le responsabilità erariali parliamone.

Per chi se lo fosse perso, qui la discussione in Consiglio comunale con gli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.