Sotto esame il ricorso del gestore della funivia e del direttore di esercizio contro la decisione del Tribunale del Riesame di Torino
Verbania – Sono ore di attesa a Verbania per l’esito dell’udienza alla Prima sezione della Corte diCassazione sulla vicenda della Funivia del Mottarone. I giudici della suprema Corte stanno esaminando il ricorso di Luigi Nerini, gestore della funivia del Mottarone, e di Enrico Perocchio, direttore di esercizio, contro la decisione del Tribunale del Riesame di Torino che nello scorso novembre aveva disposto per i due gli arresti domiciliari.
Il ricorso aveva stoppato l’esecuzione del provvedimenti e Nerini e Perocchio sono rimasti liberi in attesa, appunto, del verdetto finale. Ed è libero anche il terzo indagato per la tragedia di quasi un anno fa che costò la vita a 14 persone, il capo del servizio operativo Gabriele Tadini che però dopo l’arresto delle prime ore, ha già trascorso 6 mesi agli arresti domiciliari.
Le luci nell’ufficio della Procuratrice della Repubblica, Olimpia Bossi, ieri sera sono rimaste accese fino a tardi. E questa mattina il magistrato è tornata al lavoro molto presto.
Cosa stia accadendo non è chiaro neppure a lei. Secondo quanto risulta, la decisione dovrebbe essere stata assunta: l’udienza si è svolta nella tarda mattinata di ieri, venerdì 15, e la camera di consiglio è iniziata poco dopo le 16.
In attesa anche i legali dei due indagati, Pasquale Pantano per Nerini e Andrea Da Prato per Perocchio.
Le prossime ore potrebbero essere quelle decisive non solo per la sorte immediata di Nerini e Perocchio, ma anche per l’orientamento che il procedimento prenderà successivamente.
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