L’obiettivo è impadronirsi delle intere regioni di Donetsk e Lugansk, in parte già in mano ai separatisti
La guerra “entra in una nuova fase”, nelle parole del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e inizia la battaglia per il Donbass, dove nei giorni scorsi Mosca ha ridispiegato buona parte delle forze schierate in Ucraina, con l’obiettivo di impadronirsi delle intere regioni di Donetsk e Lugansk, in parte già in mano ai separatisti filorussi delle due omonime repubbliche separatiste.
Il principale obiettivo russo rimane la conquista di Mariupol, dove sono iniziati i bombardamenti sull’acciaieria Azovstal per eliminare gli ultimi difensori della città portuale. Lo stabilimento è già “semidistrutto” ha riferito il vice comandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar. Sull’impianto, ha aggiunto, sono state sganciate un gran numero di bombe molto potenti e “molte persone sono sotto le macerie”.
Per Mosca la presa di Mariupol è strategica per costruire un corridoio di terra tra la Crimea e il Donbass.
La Russia ha annunciato oggi di aver effettuato una dozzina di attacchi aerei e missilistici nell’Ucraina orientale, raid che secondo Kiev segnano l’inizio dell’annunciata “battaglia per il Donbass”. Secondo Mosca, “missili ad alta precisione” hanno “neutralizzato 13 roccaforti” e “concentrazioni” di truppe vicino alla citta’ chiave di Slovyansk, nella regione di Donetsk. Altri attacchi aerei “hanno colpito 60 unità militari”, comprese le città vicino alla linea del fronte orientale.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta