L’ombra della camorra sugli appalti dell’Alta velocità, indagati due funzionari di Rfi

I soldi del clan Moccia investiti anche nelle ferrovie

Napoli – Una somma totale di 29mila euro. Questo sarebbe quanto ricevuto da due funzionari di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per agevolare alcune aziende vicine al clan Moccia per gli appalti legati alla stazione di Afragola, sulla linea Roma-Napoli ad alta velocità.
I due indagati, finiti agli arresti domiciliari, sono accusati di corruzione aggravata. Secondo l’impianto accusatorio, “la condotta corruttiva” si sarebbe sostanziata nella commissione di più atti “contrari ai doveri di ufficio” che caratterizzava tutta la fase del loro incarico.
A questo si aggiunge – scrive la procura nell’ordinanza – che con disinvoltura incontravano in svariate occasioni soggetti che “non dovevano incontrare” e che con disinvoltura alteravano “plurimi dati”. Da un’intercettazione, poi, è spuntato fuori come a Natale del 2017 avessero ricevuto 5 mila euro. Somme a cui se ne sarebbero aggiunte altre, in passato e nei mesi successivi, per un totale di 29mila euro.

Gli intrallazzi dei due funzionari sono venuti fuori nel corso dell’inchiesta che stamattina all’alba ha portato i Carabinieri del Ros di Napoli a notificare 57 misure cautelari ad altrettanti indagati per reati che sarebbero stati commessi per agevolare il clan camorristico Moccia.

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