Il candidato sindaco di Uniti per la Costituzione contesta le istituzioni: “Siamo qui per far vedere che non tutta Genova si beve le loro scempiaggini”
Genova – “La sceneggiata l’ha fatta il presidente Toti, l’ha fatta prima di lui la Pinotti e tutti quelli che hanno fatto analogie tra la resistenza dei nostri nonni con quello che sta succedendo in Ucraina per giustificare l’invio di armi”.
Parte così, con una risposta velenosa alle critiche di Marco Bucci, il senatore di Alternativa Mattia Crucioli, che per “difendere il 25 aprile dalla strumentalizzazione degli interventisti” aveva annunciato battaglia.
E così è stato.
Il candidato sindaco della lista Uniti per la Costituzione si è presentato in piazza Matteotti con una schiera di sostenitori che hanno contestato la cerimonia dall’inizio alla fine, sventolando le loro bandiere, tenendo tra le mani un grande striscione con su scritto “La Genova che resiste non fomenta la guerra”, fischiando e urlando al megafono “vergogna” e anche “il Green pass è tortura”. Il movimento di Crucioli, infatti, ha occupato lo spazio anti sistema lasciato libero dai Cinquestelle e raccoglie anche i consensi del mondo No vax e No Green pass, per natura ostili al governo Draghi, alla politica sanitaria tenuta nel corso della pandemia, e oggi anche al suo rinnovato militarismo.
st
foto e video riproduzione riservata
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.