La candidata sindaca della lista “La sinistra insieme” si è presentata in piazza Matteotti con un cartello bianco e rosso appeso al collo per protesta
Genova – “No all’invio di armi e no alle basi Nato nel nostro Paese”. È categorica Antonella Marras, candidata sindaca per la lista “La sinistra insieme”, che oggi si è presentata in piazza Matteotti con un cartello bianco e rosso appeso al collo per ribadire al sindaco uscente che “fascismo e comunismo non sono la stessa cosa”.
Il riferimento va a un ordine del giorno di febbraio 2021, che equiparava appunto fascismo e comunismo, approvato dal Consiglio comunale con una votazione “nella quale il Centro sinistra si è astenuto”, sottolinea Marras che poi, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, ricorda a questa amministrazione che “anche il comunismo è stato parte della Liberazione”.
Quindi sul tema scottante del giorno, la guerra in Ucraina, che ha sollevato polemiche anche contro il presidente dell’Associazione nazionale partigiani, Gianfranco Pagliarulo, Marras si schiera dalla parte dell’Anpi: “Dobbiamo muoverci verso i negoziati di pace perchè stiamo rischiando il baratro della guerra nucleare. Condanniamo fortemente l’aggressione della Russia e siamo vicini al popolo ucraino perché la guerra la patiscono sempre e solo i popoli, ma diciamo no all’invio di armi”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.