25 aprile, Toti ai sostenitori di Crucioli: “Fischi e urla per zittirci ripercorrono la volontà fascista di non far parlare gli altri”

“Noi festeggiamo la pace di chi non ha chinato la testa, di chi ha combattuto e di chi è morto per regalarci la libertà”

Genova – “Si torna in piazza dopo due anni e credo sia un merito di quei resistenti degli ospedali, dei pronto soccorso e di tutti quegli italiani che si sono messi in fila per fare il vaccino”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, stamattina in piazza Matteotti per le celebrazioni del 25 aprile, dove ha voluto ricordare il personale sanitario in prima linea nella lotta al Coronavirus in questi due anni di pandemia.
“Anche se era il loro lavoro non è banale il segnale di impegno civile e morale per far tornare l’Italia alla normalità”, ha continuato sottolineando anche che “questa piazza del 25 aprile è la piazza di tutti e coloro che pensano di sciuparla con qualche fischio o imponendo il silenzio con le proprie urla non fanno altro che ripercorrere quella volontà fascista di non far parlare gli altri, sia pure con altri mezzi”.

“Se siamo qui a festeggiare insieme – ha concluso il governatore – lo dobbiamo anche a chi è sceso in piazza ascoltando le parole lette alla radio da Sandro Pertini che leggeva un comunicato in cui si chiedeva ai cittadini di riscattare il proprio onore liberandosi con le proprie forze. Credo che questo sia lo spirito con cui dobbiamo affrontare oggi la nostra giornata e credo che non possa essere strumentalizzato da nessuno”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.