La perizia era stata disposta dal gup in quanto gli accertamenti peritali prodotti dall’accusa e dalle difese sono del tutto contrastanti tra loro
Pescara – Nuovo rinvio per l’udienza sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provocò 29 morti.
Un rinvio scontato, in un processo mastodontico, legato al deposito della perizia dei quattro consulenti – gli ingegneri Claudio e Marco Di Prisco, il nivologo Daniele Bocchiola e il professor Giovanni Menduni, tutti del Politecnico di Milano – nominati dal giudice del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, per fare chiarezza sulle cause del disastro.
La perizia, che tra le altre cose riguarda le possibili cause di innesco della valanga, i tempi di verificazione, l’entità e i suoi effetti sul territorio, era stata disposta dal gup in quanto gli accertamenti peritali prodotti dall’accusa e dalle difese sono del tutto contrastanti tra loro.
La scadenza per il deposito della perizia era prevista per il 12 maggio, ma i quattro esperti hanno chiesto e ottenuto una proroga ulteriore di 60 giorni. Il termine slitta quindi al 12 luglio.
Il gup ha pertanto fissato nuova udienza al prossimo 26 ottobre. Sarandrea ha anche calendarizzato tutte le prossime udienze. Nel dettaglio, il 26, 27 e 28 ottobre è previsto l’esame dei periti. Quindi il 9 novembre inizierà la discussione di tutte le parti processuali. A seguire si tornera’ in aula il 10, l’11, il 23, il 24 e il 25 novembre e poi il 14, il 15 e il 16 dicembre.
Entro la fine dell’anno dovrebbe dunque arrivare il verdetto di primo grado. Il procedimento giudiziario conta in totale 30 imputati (29 persone e una società, Gran Sasso Resort & Spa), che saranno giudicati con il rito abbreviato.
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