“A sinistra, una volta tanto non si spezza l’atomo”
Genova – La sala della Claque è piena, ci sono molti giovani e alcune facce note. Gianni Pastorino legge la lista dei candidati, una lista varia fatta di medici, ingegneri, pensionati, insegnanti, macchinisti ferrovieri, avvocati. Uno spaccato della società, che nasce, come dice Pastorino “dalla convergenza di tre forze: Europa Verde, la lista Sansa e Linea condivisa.
Pastorino è soddisfatto di aver contribuito all’unione di mondi e realtà della sinistra che normalmente puntano più a sottolineare le differenze piuttosto che i punti di contatto.
Una lista variegata, come la definisce Pastorino, fatta di competenza e di territorialità, fatta di voglia di partecipare. “E mi piace pensare che per una volta tanto a sinistra non si spacca l’atomo in 24 ma si tenda a riunificare delle delle esperienze sia di carattere politico partecipativo e sociale che sono determinanti per riuscire a mandare via Bucci da questa città”.
Ma come sta la sinistra genovese? A questa domanda Pastorino ammette che siamo ancora in una fase dove esistono divisioni e sono molte le difficoltà per creare una rete che non si strappi alle prime difficoltà.
E non rinuncia a lanciare una critica ai tre partiti della sinistra, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista e Partito Comunista Italiano, che hanno preferito correre con Antonella Marras come candidata sindaco con una lista che si chiama “La Sinistra insieme”.
“Da questa lista manca un pezzetto a sinistra ma credo che questo esperimento siano estremamente importante vorrei far riflettere a tutte che è importante mandare via Bucci e questo centrodestra che non solo è negativo per lo sviluppo e l’amministrazione di questa città ma un centrodestra cattivo sulla questione dei diritti sulla questione dei più deboli.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.