Emilio Robotti è candidato con la lista Europa Verde con Sansa e Linea condivisa per Ariel Dello Strologo
Genova – “I diritti degli ultimi sono i diritti di tutti. E un domani potrebbe capitare a chiunque di noi un momento di difficoltà. Anche per questo è importante portare le istanze delle persone più fragili nelle istituzioni”.
Ne è convinto Emilio Robotti, fondatore dell’Associazione Avvocato di strada ed esperto di diritto sanitario e politiche sanitarie, che oggi ha ufficializzato la sua candidatura per il Consiglio comunale nella lista di Europa Verde con Sansa e Linea condivisa che sostiene Ariel Dello Strologo nella corsa a Tursi.
E i problemi di chi è senza dimora lui li ha toccati con mano, in tanti anni di volontariato sulle strade dei dimenticati. Vite “vissute su un confine” che si è fatto ancora più marcato quando la pandemia ha esasperato povertà e disagio.
“Con tante difficoltà – racconta – siamo riusciti a tenerci in contatto comunicando con il cellulare” che poi è l’unica cosa che lega i senza dimora al resto del mondo. E infatti Robotti precisa che “magari non hanno i documenti di identità, non hanno la residenza, ma il cellulare sì. E proprio attraverso la rete siamo riusciti a dare assistenza. Come associazione, ad esempio, abbiamo fatto le mascherine sospese“.
Ma il problema di reperire i Dpi non era l’unico: “Quando sono state decise le sanzioni per chi veniva trovato in strada durante il lockdown, i senzatetto erano a rischio. Ma se una casa non ce l’hai dove vai?”.
E questo è solo uno dei “tanti esempi esempi di angherie inutili”. Le chiama così Robotti che poi però sottolinea il lato positivo che è derivato da tutta la situazione. E infatti dice che “paradossalmente, la pandemia ha dato consapevolezza che bisogna pensare anche a loro, per cui oggi è un po’ facile fargli avere la residenza. Una battaglia che Avvocato di strada portava avanti da vent’anni”. E le cose sono migliorate anche sul fronte sanitario “perché anche qui si è capito che se si vuole tutelare la salute di tutti, lo si fa anche tutelando il diritto alla salute di chi è escluso di fatto dal servizio sanitario nazionale”.
Quanto ai progetti che porterebbe avanti da eletto, al primo posto ci sono “i servizi di prossimità, e cioè quello che riguarda l’accesso ai diritti, alla pubblica amministrazione, alle prestazioni assistenziali e non”. Un pacchetto che si potrebbe mettere in pratica attraverso gli “sportelli mobili” e che verrebbe incontro alle esigenze “non solo delle persone senza dimora ma anche per gli anziani, che magari vivono da soli, che hanno difficoltà anche a farsi lo SPID, o che per avere degli sconti in bolletta devono fare l’ISEE ma non possono raggiungere il Caf. Insomma si tratta di ripensare la città, una città che va dal cittadino”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.