C’era lui al comando militare dell’esercito in Liguria quando è crollato Ponte Morandi
Genova – Nel cuore dei genovesi Gianfranco Francescon, per sette anni al comando militare dell’esercito in Liguria, è il colonnello del Morandi.
C’era lui qui, sul territorio, il 14 agosto 2018, quando è crollato il viadotto sul Polcevera e da quel momento è stato una presenza costante accanto ai parenti delle vittime. Ma oggi quasi si schernisce: “Per me quella tragedia resterà indissolubilmente legata a 43 morti e a un dolore infinito“. E poi aggiunge che “non vorrei mai che qualcuno potesse pensare che su questo fatto, che per me è stato davvero doloroso, possa in qualunque modo speculare”.
Quindi, sulla molla che gli ha fatto decidere di candidarsi in Vince Genova, la lista civica che sostiene la corsa di Bucci a palazzo Tursi, dice che “è nelle fasi di demolizione e ricostruzione del ponte che è nata una conoscenza più approfondita con il Sindaco ed è nato anche un certo affiatamento”. E infine precisa: “Lascerò quasi sicuramente il servizio attivo entro quest’anno” e ho deciso di accettare “la proposta del Sindaco di impegnarmi ancora per la città e per la visione che della città ha la squadra di Marco Bucci”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.