E sul passo indietro di Terrile dice: “Era necessario rimettere al centro il dibattito per dare un’alternativa di governo a Genova”
Genova – Quella di Simone D’Angelo, il segretario del Pd genovese, è la candidatura che mette una pietra tombale sulle polemiche che hanno riguardato la nomina di Alessandro Terrile in Ente bacini. Nomina che ha scatenato la reazione della Lista Sansa, Linea Condivisa e Europa Verde che sostengono la corsa a Tursi di Ariel dello Strologo all’interno del campo progressista, dove stanno anche i dem. E questo era il problema: la ricandidatura di Terrile alle elezioni comunali.
“Era necessario rimettere al centro il dibattito per dare un’alternativa di governo a Genova”, commenta D’Angelo riferendosi al passo indietro dell’ex capogruppo Pd in Consiglio comunale che ha deciso di ritirarsi dalla contesa elettorale.
“Penso che il gesto di Alessandro Terrile andasse in questo senso, ed era giusto per dare un segnale forte che il Pd c’è e vuole vincere” e poi spiega: “La candidatura del segretario provinciale va in questa direzione, dire che noi non ci rassegniamo alla sconfitta, che vogliamo vincere, vogliamo tornare a dare un’alternativa di governo questa città”.
Quindi conclude sui sondaggi: “Dicono che c’è una Genova che non si vuole rassegnare, che solo un cittadino su quattro sostiene Marco Bucci, quindi sono tre su quattro che non lo ritengono adeguato a guidare questa città. Penso che la lista del Pd, ma la coalizione progressista tutta, devono parlare con quei tre cittadini su quattro e spiegargli che un’alternativa oggi è possibile e noi vogliamo interpretarla”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.