Certosa, vivere tra le criticità dei cantieri ma senza certezze sui soldi del Pris

Crivello: “Io il parco del ponte non lo avrei fatto”

Genova – C’è  il progetto di riattivazione della linea merci che parte dal porto e arriva al bivio Fegino attraversando Sampierdarena e Certosa. Ci sono i lavori di prolungamento della metropolitana, lungo la nuova tratta che si svilupperà dall’attuale capolinea di Brin fino alla nuova stazione di via Canepari. Ci sono le polveri, i rumori, le vibrazioni che preoccupano comitati e residenti.
E i soldi? Ecco, sui soldi non ci sono certezze, denunciano Michele Versace e Gianni Crivello, candidati nella lista unitaria di Pd, Articolo 1 e Psi, rispettivamente per il municipio V e per il Consiglio comunale. E si tratta di somme considerevoli. Parliamo del milione di euro donato da Erg per la riqualificazione della Valpolcevera dopo il crollo del Morandi, dei soldi di Aspi, di quelli del Pnrr, e ancora di quelli del Pris per gli interferiti dai cantieri di Rfi “di cui, ad oggi, non si sa ancora niente”.
“Certosa nei prossimi cinque anni vivrà veramente una situazione pesante che sarà da monitorare, e sarà necessario che l’amministrazione comunale che governerà la città metta davvero al primo posto per una volta le persone”, dicono i candidati progressisti sottolineando che, al momento, pare che “Certosa e la Valpolcevera vedranno solo le briciole”.
E poi puntano il dito contro il parco del ponte: “Io non lo avrei fatto – dice Crivello -, perchè non credo sia questo il modo corretto per investire le risorse”. 

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.