Lo spazio che potrebbe ospitare 400 camion e i relativi servizi è quello adiacente alla centrale elettrica dell’ex Ilva
Genova – Tempo di elezioni, tempo di promesse, alcune mirabolanti, altre riguardanti lavori attesi da lustri. Il problema dei camion è legato al porto e alle sue criticità, non ultima la mancanza di spazi liberi. Di certo, in attesa che finalmente si modernizzi una rete ferroviaria che definire insufficiente è riduttivo, il traffico su gomma la fa da padrone. I camion attraversano la città, i parcheggi sono ovunque, persino inerpicati sulla collina degli Erzelli, dove un cartellone solitario indica l’area di un nuovo e quantomai fantomatico ospedale.
E in una nota, Fabio Ceraudo, consigliere comunale uscente del M5S ha voluto sottolineare che “da giorni si sentono proclami a proposito di un fantomatico nuovo autoparco adiacente all’impianto Acciaierie d’Italia di Cornigliano. Una proposta che sa tanto di specchietto per le allodole in vista delle elezioni. Per modificare un Accordo di programma, infatti, occorre riconvocare e ottenere il consenso di tutti i firmatari. E si va dalla Presidenza del Consiglio ai vari Ministeri (tra cui Economia e delle Finanze, Infrastrutture e i Trasporti, Lavoro, Attività Produttive), passando per Prefettura di Genova, Agenzia del Demanio. E poi ancora, Regione Liguria, Città Metropolitana, Comune di Genova, Società per Cornigliano, AdSP, Società Aeroporto di Genova, ANAS, Arcelor Mittal, Associazione Industriali della Provincia di Genova. E infine, CGIL, CISL e UIL provinciali e regionali, più FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL provinciali e regionali, e FAILMS-CISAL provinciale. Un lavoro lunghissimo è complicatissimo per riuscire a mettere insieme e convincere tutti i soggetti in gioco. Per di più, a oggi, non si ha notizia di nessun colloquio preliminare”.
E in effetti, diventa difficile capire se la centrale elettrica verrà demolita, e soprattutto con che sistema, perché là dentro l’amianto abbonda e le case sono molti vicine.
Ceraudo poi aggiunge che l’area in questione sarebbe di 100 mila mq da adibire a parco TIR, ma la verità è che, se come detto si sfrutterà l’ex centrale elettrica, lo spazio a disposizione sarà di molto inferiore. I 40 posti aggiuntivi del posteggio aeroporto (di cui 16 già assegnati) sono realizzati in un’area solo temporaneamente a disposizione di AdSP. Aeroporto, anzi, ne potrebbe chiedere la restituzione per avviare i lavori di adeguamento dello scalo aereo, cosa auspicabile se non si vuole mantenere il nostro aeroporto nelle attuali condizioni di sottoutilizzo e riportare Genova a essere collegata all’Europa. L’Autoparco di Ponente di cui si parla dovrebbe poi essere realizzato nelle aree occupate da Spinelli. E a oggi Spinelli continua ad occupare oltre 70mila mq di aree in base a un nuovo contratto”.
Finita questa tornata elettorale si saprà con certezza quali destinazioni avranno le aeree sottoposte all’Accordo di programma, aree vaste, preziose e attualmente inutilizzate.
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