Guerra in Ucraina, 83 giorni dall’inizio del conflitto: finisce la battaglia Mariupol, si combatte a Est

La conquista della città portuale permetterebbe a Mosca di avvicinarsi a uno dei suoi obiettivi principali: il corridoio terrestre fra l’Est dell’Ucraina e la Crimea

Mentre continuano gli attacchi russi nella parte orientale dell’Ucraina, dall’altra parte del confine il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha fatto sapere che uno dei suoi villaggi è stato attaccato con bombe provenienti da oltre frontiera, senza che ci siano state vittime ma solo un ferito lieve.
La notizia del giorno, l’ottantatreesimo dall’inizio del conflitto, resta però la fine della battaglia di Mariupol, dopo la decisione dell’Ucraina di fare evacuare i militari che ancora difendevano l’acciaieria Azovstal, sotto assedio dal 19 aprile scorso.La conquista della città portuale sul mar d’Azov, considerata strategica dai russi fin dall’inizio della “operazione speciale”, permetterebbe di avvicinarsi a uno degli obiettivi principali di Mosca, ovvero la creazione di un corridoio terrestre fra l’Est dell’Ucraina e la Crimea. Secondo lo stato maggiore di Kiev, i russi hanno continuato anche oggi “a lanciare attacchi missilistici su infrastrutture militari e civili nelle regioni di Leopoli, Chernihiv e Sumy.
Nella direzione di Donetsk, il nemico sta cercando di condurre operazioni offensive lungo l’intera linea di contatto, bombardando gli insediamenti con l’artiglieria. Nelle aree di Bakhmut, Klinovy, Soledar e Vovchoyarivka” i russi hanno invece lanciato missili “dagli aerei Su-35”.
Sempre secondo Kiev, “nella direzione di Kharkiv, i principali sforzi del nemico sono concentrati sul mantenimento delle loro posizioni e sulla prevenzione dell’avanzata delle forze armate fino al confine di stato dell’Ucraina”. Quanto a Severodonetsk, la città che è diventata capitale regionale da quando le forze separatiste controllano una parte del Donbass, ovvero dal 2014, è quasi completamente circondata e continuano i bombardamenti, che oggi hanno ucciso “almeno 10 persone” secondo il governatore. Quanto alla parte occidentale del Paese, un attacco russo ha distrutto un carico di materiale militare proveniente dai partner dell’Ucraina e diretto al Donbass, in una stazione ferroviaria della regione di Leopoli, secondo il ministero russo della Difesa. E a proposito di forniture d’armi, in una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron si è impegnato su ulteriori invii.

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