La pubblicità è comparsa in via XX Settembre, ieri, in occasione della tappa Parma-Genova
Genova – Non è andato giù ai parenti delle vittime di Ponte Morandi vedere un lungo striscione pubblicitario di Autostrade per l’Italia in via XX Settembre, ieri in occasione dell’arrivo della tappa Parma-Genova del Giro d’Italia.
“Siamo contenti che i cittadini abbiano goduto di questo gioioso momento, vetrina per la città, e siamo contenti che un atleta italiano, Stefano Oldani (ndr), abbia vinto la tappa. Ma purtroppo ieri a Genova sono comparsi gli striscioni di Autostrade per l’Italia, uno degli sponsor del Giro”.
Spiega in una nota la portavoce del Comitato Ricordo Vittime di Ponte Morandi, Egle Possetti.
“Ieri è stata una gran festa per la città” ma “per noi è stato un altro giorno che ha lasciato l’amaro in bocca.
Autostrade per l’Italia ha dimostrato ancora una volta che il passo è sempre lo stesso: usando i ‘loro’ denari sono diventati sponsor e hanno inondato anche Genova di striscioni con il loro logo, senza neanche pensare che forse in quella città, in rispetto delle vittime, dei loro parenti e di tutti i cittadini genovesi, si poteva evitare”.
Poi sulla memoria corta rispetto alla strage che ha ucciso 43 persone, il Comitato puntualizza che “nessun’altra persona coinvolta ha avuto la sensibilità di ipotizzare questo epilogo”. Forse “non tutti ricordano il numero delle vittime del crollo, che sono sempre 43, e il fatto che questa vergognosa tragedia sia avvenuta mentre la gestione del ponte era in mano a quella società, con quegli azionisti”.
E conclude sottolinenando che la giustificazione di Autostrade – cioè di aver avviato oltre 10 anni fa una campagna a livello nazionale per sensibilizzare sulle regole di una guida corretta, campagna che viene riproposta ogni anno – “non basta per lavarsi la coscienza. Per noi non bastano le parole a cambiare passo, servono fatti”.
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