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Genova – Sono 59 gli imputati e oltre 100 le parti civili, con più di 200 avvocati.
Il processo per il crollo del ponte Morandi sarà ospitato in due maxi aule, una montata nel cortile del Tribunale di Genova, da usare in contemporanea per ospitare uno dei processi piu’ importanti d’Italia. Una soluzione, quella del tendone, utilizzata già durante l’incidente probatorio celebrato durante la pandemia, e l’aula magna dove si erano già tenuti i processi per i fatti del G8 del 2011.
Un processo epocale
Lo sdoppiamento è dovuto alla presenza di numerosi imputati , delle oltre cento parti civili, degli avvocati oltre ai giornalisti di tutta Europa e non solo.E non si esclude che possano aggiungersi altre parti civili, e cioè quelle escluse dal giudice nell’udienza preliminare.
“Sara’ un processo epocale – ha dichiarato il Procuratore di Genova Francesco Pinto – e per questo riteniamo molto importante che venga garantita la massima accessibilità e visibilità”.
Prima udienza 7 luglio
La prima udienza è fissata per il 7 luglio, poi il collegio dei giudici rinvierà a settembre. Saranno almeno tre le udienze a settimana. Le accuse per gli imputati vanno dall’omicidio colposo plurimo, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso. Le due aule individuate potranno ospitare 500 persone, il numero necessario da considerare per poter far sedere tutte le parti del processo. L’idea è quella di destinare una delle aule al tribunale per l’esame dei testi e l’altra per poter seguire l’udienza in videocollegamento. Per la stampa si sta studiando un’area ad hoc mentre occorre ricordare che nel corso della prima udienza molte delle richieste di parti civili che erano state escluse in fase di udienza preliminare ripresenteranno la richiesta al dibattimento.
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