Come per il Trivulzio, la richiesta riguarda la gestione dei contagi e i morti nel 2020
Milano – La Procura di Milano è pronta a chiedere l’archiviazione del fascicolo sulla gestione, nella primavera 2020, dell’emergenza Covid all’Istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano, una delle tante rsa che, non solo in Lombardia, furono colpite dalla prima tremenda ondata di contagi e morti.
Già nei mesi scorsi, dopo aver atteso il deposito di una consulenza ‘pilota’, gli inquirenti milanesi hanno chiesto le archiviazioni di diverse indagini aperte nei confronti di dirigenti di case di riposo per anziani, tra cui quella sul caso più noto, salito alla ribalta delle cronache due anni fa, del Pio Albergo Trivulzio. In quel periodo, hanno scritto i pm nell’istanza relativa alla storica ‘Baggina’ milanese, i criteri di “tracciamento e contenimento” del virus non erano stati ancora nemmeno “adeguatamente introdotti, sviluppati e articolati dalle disposizioni delle autorita’ sanitarie nazionali e regionali” e c’era “una drammatica insufficienza” di “dpi e tamponi”.
Proprio in un quadro del genere dal punto di vista penale ciò che manca, secondo la Procura, sono le prove di un “nesso causale” fra le condotte dei dirigenti e le morti.
Sulla stessa linea le richieste di archiviazione, firmate dal dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, per altre rsa e tra queste quella dell’inchiesta sul Don Gnocchi.
Nell’indagine, aperta dopo l’esposto di alcuni lavoratori e coordinata dal pm Maria Letizia Mocciaro, erano state iscritte quattro persone, tra cui vertici della struttura. L’istanza, dopo la fase completata di raccolta e registrazione degli atti, salirà all’ufficio del gip nei prossimo giorni. Poi, spetterà al giudice decidere.
Se ci sarà opposizione alla richiesta allora dovrà fissare un’udienza, come è accaduto per il Pio Albergo Trivulzio dopo l’atto presentato dai familiari degli anziani e dall’associazione Felicita.