Funivia del Lagaccio: “Rischiamo un pilone da 60 metri nel parco di Casa Gavoglio”

Così l’architetta e candidata nelle lista rosso-verde, Francesca Coppola, nel merito dell’impianto che porterà ai forti

Genova – “La Funivia sul Lagaccio non serve al Lagaccio. È solo un regalo ai croceristi, che produce un risultato: un pilone da 67 metri dentro il futuro Parco di Casa Gavoglio”. Così Francesca Coppola, candidata nel municipio I Centro-Est per la lista “Europa Verde con Sansa e Linea Condivisa”.
Secondo Coppola, che parteciperà alla manifestazione organizzata sabato 28 maggio al Lagaccio, non si può essere d’accordo con la scelta della Giunta Bucci sull’impianto di collegamento per i forti.

“Per migliorare la qualità della vita degli abitanti del Lagaccio serve ben altro: i servizi, mobilità, spazi verdi. Bisogna quindi farsi carico delle esigenze dei cittadini e delle cittadine. E invece si preferisce letteralmente passarci sopra: chi ha in mente questo progetto, evidentemente non sa nemmeno di cosa stiamo parlando. Perché non esiste, e non è mai esistito, un dialogo vero con gli abitanti e una reale consapevolezza del territorio. Questa non è partecipazione, ovvero  “insieme possiamo fare un nuovo progetto nel quartiere”, ma una semplice comunicazione, “ti avviso che succederà questo””.

La Giunta Bucci continua a ripetere che “il progetto definitivo non esiste”. E mentre esistono render per qualsiasi progetto, anche fantasmagorico, quello della funivia nel quartiere del Lagaccio non è mai comparso. Ma esiste un progetto di pre-fattibilità, con tanto di planimetrie, sezioni e fotoinserimenti: un documento su cui si baserà la formalizzazione dell’offerta finale per la realizzazione dell’intervento.

“Ed è proprio sulla base di questo progetto di prefattibilità – spiega Coppola, che è architetta paesaggista – che abbiamo studiato il possibile passaggio dei piloni, sulla base delle indicazioni del Comune, considerando i vincoli della Caserma Gavoglio e il rischio idrogeologico del rio per cui i progettisti del Parco avevano dovuto progettare con estrema accortezza. Esiste infatti una fragilità territoriale importante poiché negli ultimi anni tantissime frane hanno interessato la zona. Ma questo non sembra essere preso in considerazione. Il risultato è un pilone da più di 60 metri in mezzo al parco, unico progetto in cantiere che ha visto l’inclusione degli abitanti del Lagaccio, e che per fare un regalo ai turisti verrà deturpato”.

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