Amministrative 2022, Meloni: “L’obiettivo a Genova è un ruolo più forte per FdI nella prossima amministrazione Bucci”

Poi la leader di Fratelli d’Italia ha fatto appello all’unità del centrodestra “perchè il mio obiettivo è andare al governo nazionale insieme, non ho piani B”

Genova – Circa 600 persone, molte rimaste in piedi, ad ascoltare Giorgia Meloni sul palco della piazza delle feste del Porto Antico per la volata finale del centrodestra in vista delle comunali di domenica.
Ad aprire il comizio dopo l’inno nazionale il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso. In platea i vertici del partito, Stefano Balleari e Antonio Oppicelli. E poi i consiglieri uscenti e i nuovi candidati. Tutti ad applaudire la leader di FdI che in una quarantina di minuti ha tracciato punto per punto la linea del partito, non solo per le amministrative genovesi ma per il governo nazionale.

“Con Toti va bene. Ci sono state delle divergenze in passato ma non solo con lui, con tutta la coalizione, sulla vicenda di Mattarella. Confido sempre che si possa e si debba ricostruire, perchè il mio obiettivo è andare al governo e per andarci non ho piani B. Il mio piano è andarci con il centrodestra”. Ha spiegato Meloni facendo appello all’unità: “Siamo un partito che ha sempre lavorato sulla coalizione – ha detto -, ma questo comporta regole, comporta chiarezza e comporta anche un po’ di orgoglio di rappresentare questa metà campo. La maggioranza dei cittadini che sulla carta dichiara di votare centrodestra non vuole considerarsi figlia di un dio minore, vuole vedere quei valori rappresentati con orgoglio. È quello che facciamo ogni giorno ed è quello che vogliamo fare insieme al centrodestra”. Poi su Italia Viva, che a Genova corre con Marco Bucci, non ha lasciato margini: “Non la considero una convivenza – ha precisato -. Ci sono dei singoli che si stanno candidando nella coalizione di centrodestra. E se sono stati folgorati sulla via di Damasco, sono contenta”.

E richiamando l’obiettivo della sua visita a Genova, e cioè dare il suo appoggio al Sindaco uscente, Meloni ha ribadito quello che ormai è il mantra elettorale del centrodestra: “L’obiettivo a Genova è eleggere Marco Bucci al primo turno, per metterlo a lavorare prima che le persone se ne vadano in vacanza”. Quindi ha ricordato che “cerchiamo di fare del nostro meglio” rivendicando come “i nostri rappresentanti hanno fatto bene. Le competenze che abbiamo gestito nella pubblica amministrazione hanno ottenuto ottimi risultati” e “penso che il sindaco Bucci possa confermarlo”. E subito dopo si è riservata nuovi posti in un eventuale Bucci bis: “Sicuramente vogliamo il meglio possibile per Fratelli D’Italia e un ruolo più forte nella prossima amministrazione Bucci”, ha sottolineato ancora Meloni aggiungendo che “i cittadini votano per farsi rappresentare. Se la democrazia funziona, quel valore viene riconosciuto e speriamo sia così perchè altrimenti non c’è più il vincolo tra rappresentato e rappresentante”.

Dal palco della piazza delle feste, addobbato con un lungo drappo tricolore, tra il giallo e il blu del simbolo “Giorgia Meloni per marco Bucci”, la leader di Fratelli d’Italia ha detto anche che “il voto del 12 giugno non cambierà gli equilibri nella coalizione, banalmente perchè all’interno del centrodestra ci sono delle regole per le elezioni politiche che determinano automaticamente quali sono le responsabilità”. E poi ha lanciato una serie di frecciatine avvelenate al governo Conte: “Noi abbiamo gestito la peggiore delle crisi pandemiche e avevamo Roberto Speranza ministro della Salute” ha detto facendo parlare lo sguardo e i gesti davanti a una platea entusiasta sillabando tra gli applausi: “Siamo in mezzo a una guerra e abbiamo Luigi di Maio ministro degli Esteri”. E ancora: “Quando è crollato il ponte a Genova, alle infrastrutture ci stava Danilo Toninelli”. Altri applausi finché alla fine un lungo serpentone si mette in coda per farsi un selfie con lei mentre dalle casse esce la voce di Rino Gaetano che canta quello che ormai è diventato l’inno di Atreju, “A mano a mano”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.