Amministrative 2022: da Gorizia a Palermo, un viaggio tra le sfide del voto

Election day il 12 giugno, secondo turno il 26

Sono quasi nove milioni gli italiani chiamati alle urne per scegliere il sindaco nei circa mille Comuni che andranno al voto domenica 12 giugno.
Tra questi ci sono quattro capoluoghi di regione – Genova, Palermo, l’Aquila e Catanzaro -, e 22 capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo.

Il centrodestra parte da una posizione di vantaggio nella consultazione. Tra le 26 città più grandi, infatti, sono 18 quelle guidate da giunte sostenute dalla coalizione che fa capo a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Tre sono amministrate dal Pd, due da indipendenti di centrosinistra, e infine tre da liste civiche.

Le sfide più importanti sono quelle di Genova e Palermo

Nel capoluogo ligure il sindaco uscente, il civico Marco Bucci, è sostenuto da una coalizione più estesa di quella classica di centrodestra con cui è stato eletto al primo mandato. Appoggiato anche dai centristi di centrosinistra, come Azione e Italia viva, Bucci è il favorito tra i sette candidati in corsa. A sfidarlo trova Ariel Dello Strologo, sostenuto dal campo progressista di Pd, Movimento 5 stelle, Articolo Uno, Sinistra italiana, Europa verde e Lista Sansa.
Con “Insieme per Genova” si presenta Carlo Carpi, mentre Mattia Crucioli, senatore ex M5S e capogruppo di Alternativa al Senato, si presenta sotto il simbolo di “Uniti per la Costituzione” con l’appoggio di Italexit e del Partito comunista di Marco Rizzo. Gli altri candidati in corsa per palazzo Tursi sono Antonella Marras, che si presenta con il blocco “La Sinistra insieme” e che unisce Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista e Pci. Poi Martino Manzano del Movimento 3V e Cinzia Ronzitti del Partito comunista dei lavoratori.
A Palermo, per la successione a Leoluca Orlando che termina il suo secondo mandato, la sfida è una competizione a sei. Partito democratico, M5S, Sinistra civica ecologista e la lista civica Progetto Palermo, sostengono Franco Miceli. Sul fronte opposto, dopo settimane di liti e candidati di bandiera, il centrodestra unito schiera Roberto Lagalla, vicino all’Udc, che ieri ha subito un importante terremoto elettorale con l’arresto di Pietro Polizzi, candidato della coalizione al Consiglio comunale, finito in manette per voto di scambio.
Azione e Più Europa presentano Fabrizio Ferrandelli. In corsa anche Rita Barbera (con una lista che porta il suo nome e con Potere al Popolo), Ciro Lomonte e Francesca Donato (Rinascita Palermo).

Centrodestra diviso in quattro comuni

Nell’altra grande città siciliana che andrà al voto domenica, Messina, il centrodestra corre diviso.
La Lega sostiene la candidatura di Federico Basile, ex direttore generale del Comune proposto dal sindaco uscente Cateno De Luca, mentre gli altri partiti della coalizione hanno scelto di puntare su Maurizio Croce.
Il centrosinistra schiera Franco De Domenico.
Centrodestra diviso anche a Catanzaro. Forza Italia, Lega e Udc sostengono Valerio Donato, appoggiato anche da Italia viva, mentre Fratelli d’Italia candida Wanda Ferro.
Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle propongono invece Nicola Fiorita.
Cinque liste civiche condividono inoltre la candidatura di Antonello Talerico. In corsa anche Francesco Di Lieto che si presenta con il simbolo di “Insieme osiamo”.

Altri due casi in cui la coalizione di centrodestra si è divisa sono quelli di Verona e Parma.
Nella città scaligera il sindaco uscente di FdI, Federico Sboarina, rischia di non vincere al primo turno, ostacolato dalla corsa dell’ex leghista Flavio Tosi, sostenuto da FI e da Iv, ma non dalla lega che appoggia Sboarina. Mentre il centrosinistra tenterà di espugnare la roccaforte di destra con Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma del terzo scudetto, sostenuto da Pd, M5S e Azione.
Parma viene da due mandati dell’ex sindaco M5S Federico Pizzarotti, che dopo aver lasciato il Movimento 5 Stelle, con la sua formazione “Italia in Comune” si è avvicinato al Pd. I fan di Pizzarotti sosterranno, insieme al Pd e alla sinistra ma senza i pentastellati (che non presenteranno la propria lista), l’assessore alla Cultura Michele Guerra sostenuto anche da Iv (ma non da Azione, che presenta il suo Dario Costi). Il centrodestra, invece, è spaccato: Lega e Forza Italia sostengono l’ex sindaco Pietro Vignali. Fratelli d’Italia ha deciso di puntare su Priamo Bocchi.

Centrosinistra spaccato a Gorizia

Infine, a Gorizia corre per un secondo mandato l’attuale sindaco Rodolfo Ziberna, sostenuto da tutto il centrodestra. Diviso il centrosinistra, con il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle che appoggeranno la corsa di Laura Fasiolo, mentre Azione insieme a Gorizia 3.0 sarà con Antonio Devetag.

All’Aquila e La Spezia il centrodestra scommette sul secondo mandato

All’Aquila corre per il secondo mandato Pierluigi Biondi. Il sindaco uscente è sostenuto dal centrodestra compatto. La sfidante di centrosinistra è Stefania Pezzopane, sostenuta da Pd-M5s-Iv, quello di L’Aquila viva-Azione e’ Americo Di Benedetto, mentre Simona Volpe si presenta da indipendente.
A La Spezia i candidati in corsa per piazza Europa sono 10. Tenta il bis Pierluigi Peracchini, sostenuto da sette liste della coalizione di centrodestra: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Lista Toti, Spezia Vince, Unione di Centro e La Spezia Civica Peracchini Sindaco.
La principale sfidante di Peracchini è la candidata del centrosinistra, Piera Sommovigo. Ad appoggiarla cinque liste: Pd Articolo 1, MoVimento Cinque Stelle, Spezia con Te, Spezia Bene Comune, LeAli a Spezia Europa Verde Sinistra Italiana.
Italia Viva e il Partito Socialista Italiano hanno deciso di candidare l’avvocato Antonella Franciosi, che si presenta con la lista lista “Spezia Riformista”.
Poi c’è Azione che nella città ligure si schiera con Andrea Buondonno e la lista “Spezia Sul Serio”.
Il centrodestra punta, invece, su Giovanni Grazzini, il commissario provinciale di Forza Italia. La lista è “Nanni Grazzini Sindaco”. Marisa Granello, con un passato da militante leghista, è candidata sindaca per il Fronte Nazionale di Liberazione.
Una lista lunga quella dei candidati spezzini che vede Gaetano Russo alla 19esima corsa elettorale. E ancora: Paolo Pazzaglia, candidato con la lista civica Spezia Al Centro; Luca Locci, il nome su cui punta Forze Popolari; e infine Sandro Sanvenero, candidato sindaco con lista civica “Spezia sì”. Locci e Sansevero sono conosciuti in città per le loro proteste contro il Green pass.

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