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Sono 974 i Comuni che andranno al voto domani, con modalità che cambiano in base alla popolazione. Solo nei comuni con più di 15.000 abitanti, infatti, è possibile esprimere il voto disgiunto. Ecco come funziona. La scheda è quella azzurra.
Comuni fino a 15.000 abitanti
Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco.
Oppure si può mettere una croce sul simbolo della lista collegata al candidato sindaco.
Oppure su entrambe: in ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.
È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
In caso di parità si procede a un turno di ballottaggio, domenica 26 giugno, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Comuni con più di 15.000 abitanti
Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto.
Oppure si può tracciare un segno solo sul simbolo di una delle liste.
Oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata.
O ancora esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco e un altro segno su una delle liste ad esso non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiunge questa soglia, si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.
Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
Come attribuire le preferenze
Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato consigliere comunale.
Per i comuni sopra i 5.000 abitanti è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista.
In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata.
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