“Il fatto non sussiste”. Anche per Pier Luigi Boschi
Arezzo – Tutti assolti “perché il fatto non sussiste” i 14 imputati del processo riguardante il filone delle cosiddette consulenze d’oro nell’ambito del crac di Banca Etruria. Questo il verdetto emesso dalla giudice del tribunale di Arezzo Ada Grignani. Tra gli imputati per le accuse di bancarotta semplice figurava anche l’ex vicepresidente della banca Pier Luigi Boschi, padre dell’ex ministra e attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi
Ai 14 imputati veniva contestato l’affidamento delle consulenze tra il giugno e l’ottobre nel 2014 che dovevano servire a valutare, analizzare e successivamente avviare il processo di fusione di Etruria con un altro istituto di credito di elevato standing, così come richiesto dalle autorità bancarie. In particolare c’era in ballo la fusione con la Banca Popolare di Vicenza, che poi non si concretizzò.
Presenti al verdetto solo due imputati
Presente in aula per la pubblica accusa, il procuratore capo Roberto Rossi, e solo due imputati hanno assistito in presenza alla lettura della sentenza, Luciano Nataloni e Daniele Cabiati (ultimo direttore generale della banca) . “Quattordici imputati, due cda, un direttore generale e un vice direttore generale di Banca Etruria ancora una volta tutti assolti – afferma Luca Fanfani difensore di Emanuele Cuccaro – auspico che le novità previste dalla delega Cartabia, a partire dalla possibilità di celebrare processi solo a condizione che vi sia una “ragionevole previsione di condanna” contribuiscano ad evitare in futuro processi largamente inutili come questo”.
Una sentenza corretta
“Una sentenza corretta – afferma Giovanna Corrias Lucente difensore di Claudio Salini – che ha saputo interpretare gli elementi di fatto e di diritto che governavano il processo. Le consulenze ritenute oggetto di bancarotta distrattiva, erano consulenze dovute e scelte da consiglio di amministrazione per ottemperare ad una decisione della Banca d’Italia”. Per le parti civili, unica replica quella dell’avvocato Lorenza Calvanese che le rappresentava, presenti in udienza gli ex risparmiatori Angelo Caramazza e Paola Cerini. “Vicende che hanno fatto disperare intere famiglie aretine e non solo – ha detto Calvanese – non hanno ancora un colpevole e soprattutto non e’ stata ancora accertata la verità”.
Boschi si è sempre dichiarato non colpevole
L’avvocato Gildo Ursini, difensore di Pierluigi Boschi ha commentato così l’assoluzione dell’ex vicepresidente di Banca: “Abbiamo sempre avuto massima fiducia nella magistratura, questa assoluzione è l’ultima per chi ha dovuto subire per tanti anni accuse per le quali è stato sempre dichiarato non colpevole. Penso che portare quel nome – aggiunge l’avvocato riferndosi al fatto che Boschi all’epoca dei fatti era padre del Ministro Maria Elena – abbia avuto delle conseguenze”.
Le dichiarazioni di Maria Elena Boschi affidato a Facebook
Maria Elena Boschi, su Facebook, commentando l’assoluzione del genitore Pier Luigi ha dichiarato che la vicenda processuale conseguente al crac Etruria: “Ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare: ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia. Grazie a chi mi è stato vicino. Ti voglio bene babbo”.
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