Quasi 27 anni dopo il genocidio di Srebrenica, il governo olandese si e’ scusato per il trattamento riservato ai propri soldati
Bruxelles – Una vicenda controversa e che ad oggi non ha ancora trovato risposte convincenti è quella dei caschi blu delle Nazioni Unite che avrebbero dovuto proteggere l’enclave bosniaca dove nel luglio del 1995 vennero trucidati oltre 8372 bosniaci musulmani dalle forze serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic.
“Quasi 27 anni dopo, alcune parole non sono state ancora pronunciate”, ha detto il primo ministro Mark Rutte, che ha poi continuato – “Oggi mi scuso a nome del governo olandese con tutti gli uomini e le donne di Dutchbat III”.
L’unità era stata inviata nella zona di guerra con una “missione impossibile”, ha affermato anche Rutte durante una cerimonia dei veterani a Schaarsbergen vicino ad Arnhem. I caschi blu olandesi avevano in dotazione armi leggere e quindi non adeguate ad affrontare le truppe serbe che avevano anche mezzi corazzati. quando gli uomini di Radovan Karadzic e del generale Ratko Mladic hanno invaso la zona di protezione delle Nazioni Unite di Srebrenica, i caschi blu olandesi non hanno opposto resistenza e hanno consegnato ai serbi i bosniaci musulmani che avrebbero dovuto proteggere.
Di fronte a diverse centinaia di veterani e alle loro famiglie, Rutte si è scusato a nome del governo e ha sottolineato che i responsabili del genocidio furono i leader serbo bosniaci, “Il mondo ha fallito terribilmente”, ha detto il ministro della Difesa Kasja Ollongren. Nel 2017 la Corte d’Appello dell’Aja aveva stabilito una responsabilità parziale del governo olandese per la morte di 350 musulmani, perché i caschi blu olandesi costrinsero i rifugiati che cercavano riparo nel loro compound a lasciarlo, consegnandoli ai carnefici.
I fatti raccontano che a Srebrenica, nel 1995 270 caschi blu olandesi abbandonarono senza combattere la cittadina bosniaca lasciando i suoi abitanti in mano ai serbi che ammazzarono uomini, ragazzi e bambini smembrando poi i corpi affinché non si potesse ricostruire il numero esatto delle persone assassinate. Probabilmente se non avessero obbedito agli ordini di Karadzic e di Mladic, oltre ai civili sarebbero morti anche i militari olandesi, ma oggi non dovrebbero rispondere adun atto di viltà così grave.
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