Vinte le elezioni, a Bucci resta la parte più difficile, fare la Giunta. Ma rischia la rottura con Fratelli d’Italia
Genova – Movimenti contro partiti, questo è il vero testa a testa delle elezioni degli ultimi anni. E dovendo fare una breve analisi anche delle comunali, l’unico partito che ha retto il confronto contro lo strapotere delle liste civiche è stato quello della Meloni. La Lega, per adesso, è in discesa libera, il PD è diviso in 5-6 correnti, il Movimento ha raggiunto il suo minimo storico e rischia l’estinzione, Forza Italia vivacchia anche se in queste elezioni ha recuperato 2 consiglieri e 1 assessore.
In questi giorni sono iniziati gli incontri tra gli esponenti dei partiti di maggioranza e il Sindaco rieletto Marco Bucci, per la spartizione degli incarichi e degli assessorati. Sembra che i primi vertici non siano andati benissimo e che il carattere spigoloso e vulcanico del primo cittadino sia emerso con una certa prepotenza.
Per spiegare cosa potrebbe essere successo si può parafrasare un vecchio film di clint Eastwood: cosa succede se un uomo in giacca e cravatta che parla a voce bassa incontra un uomo (metaforicamente) con la tuta blu e che urla ? Cosa succede se un uomo che professa il lavoro di squadra incontra un uomo che che vuole essere solo al comando ?
Non lo sappiamo, ma forse nei prossimi giorni lo scopriremo proprio qui a Genova dove due modi diversi di fare politica si sono incontrati in persona rispettivamente dei determinati esponenti di Fratelli d’Italia, che vogliono riscuotere il loro 9,3% di risultato elettorale e di un trionfante Marco Bucci.
E’ vero che il partito della Meloni, come dicono i suoi dirigenti ha lavorato sempre in sintonia per la giunta Bucci I (c’è chi dice che si è appiattita ed ha finito per fare da tappetino, ma sono solo voci maligne), ed è ancor più vero che al netto della tristemente bassa partecipazione elettorale u Scindicu cu cria ha avuto un indiscusso successo.
E l’ha avuto sia per quanto ha fatto e saputo comunicare nei suoi primi 5 anni sia per come è stato capace di strutturarsi nella campagna elettorale, inserendo nella sua lista civica uomini e donne di ogni provenienza, e crando una seconda lista civica di supporto, in stretta collaborazione con una terza lista targata Giovanni Toti.
Ma è anche vero che Fratelli d’Italia ha reso meno delle aspettative, molto meno. Anche se qualcuno ha sentito dire a Ignazio La Russa, politico di lunga data ed esperienza, quando è venuto a Genova per la campagna elettorale, che arrivare oltre il 10% sarebbe stato un vero e proprio miracolo. Bisogna dare retta alle persone anziane.
E quando gli uomini della Meloni, ma sono sempre voci maligne, si sono incontrati con Marco Bucci e gli hanno fatto le loro richieste, il Sindaco ha dimostrato loro, se ve ne fosse stato bisogno, quanto sia vero che all’occorrenza si trasforma nel Scindicu, cu cria. Pare che anche i Vigili in quel momento in servizio all’ingresso di Via Garibaldi possano confermarlo.
Insomma il primo cittadino appena rieletto ha fatto capire agli uomini di Giorgia, che non avrebbe mai accettato le proposte di Fratelli d’Italia.
A questo punto (questa Redazione non è purtroppo fra i privilegiati ammessi a sapere delle segrete cose), cosa è successo? Il colpo di scena c’è stato si, e sembra che la delegazione della Meloni, con garbo, abbia salutato e sia andata via con il suo 9,3%, che sarà anche meno del previsto ma è sempre una percentuale che il Sindaco non può permettersi di perdere.
A quanto pare Bucci non vuol sentire ragioni e scendere a patti con i rappresentanti di Fratelli d’Italia, ai quali stare all’opposizione ha sempre portato bene. E poi dicono che la politica non è interessante.
C.L.
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