Arrestato già nel 2020 a Barcellona, era stato scarcerato per errore dal tribunale dell’Audiencia Nacional
Barcellona – Vittorio Raso, boss della ‘ndrangheta inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosità che fanno parte del programma speciale di ricerca, è stato arrestato ieri sera dalla polizia locale nel municipio catalano di Castelldefels, in Spagna.
Lo riporta il quotidiano El País. Lo stesso giornale spiega che Raso è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine, mentre guidava con documenti falsi.
Arrestato una prima volta a Barcellona a ottobre del 2020, venne poi rilasciato su ordine dell’Audiencia Nacional e da allora era latitante.
La polizia gli attribuiva reati di appartenenza ad organizzazione criminale, usura e traffico di stupefacenti, e gli inquirenti lo consideravano un personaggio di spicco della ‘ndrangheta calabrese radicata a Torino. Tuttavia, pochi giorni dopo l’arresto, il tribunale dell’Audiencia Nacional lo ha rilasciato, affermando di non avere elementi sufficienti per ordinare il carcere preventivo nei suoi confronti in quanto nel verbale a disposizione appariva solo la contestazione di un reato di usura. Una valutazione, scrive El País, che lasciò stupefatta anche la Polizia nazionale spagnola.
In seguito, l’Audiencia Nacional ha emesso un nuovo ordine d’arresto nei confronti di Raso, che nel frattempo però aveva già fatto perdere le proprie tracce.
A gennaio di quest’anno, la polizia italiana ha sequestrato in un garage di Nichelino, a Torino, oltre 400mila euro in contanti, insieme a orologi Rolex e gioielli dal valore di oltre 200mila euro, un ‘tesoro’ attribuito proprio a Raso.
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