Dopo lo scisma del M5S e la nascita di Ipif (Italia per il futuro) sono molti i commenti che si sono susseguiti da parte di sostenitori e detrattori di Di Maio
Roma – Matteo Renzi, il politico italiano meno rapprersentato e più potente sulla scena politica, ha dichiarato “chi immagina che la fine del M5s sia la fine del populismo commette un errore: i prossimi mesi saranno durissimi, siccita’, carestia, guerra, inflazione. Sarà un periodo complicato e faccio un appello alla politica: da qui a dicembre deponiamo le armi, lavoriamo per aumentare salari ceto medio, da gennaio torniamo a darcele. Il lavoro e’ il primo dei problemi”.
Beppe Grillo, garante del M5S, probabilmente a corto di argomenti, ha deciso di rinunciare alla tappa di Roma che era prevista per domani.
Con la costituzione del nuovo gruppo di “Insieme per il futuro”, diminuiscono i deputati del M5S e la Lega diventa il primo partito alla Camera.
E nel merito Matteo salvini ha dichiarato: “Di Maio ha mollato i Cinquestelle. Non è un martedì 21 giugno, primo giorno di estate, come gli altri…Ciumbia, qua cambia il mondo”.
Ecco la ripartizione dei seggi aggiornata: Coraggio Italia 18 deputati, Forza Italia-Berlusconi presidente 83; Fratelli d’Italia 37; Insieme per il futuro 51; Italia viva 30; Lega Salvini premier 132; Liberi e uguali 10; Movimento 5 stelle 105; Partito democratico 97; Misto 67 (Alternativa 15; Azione-+Europa-radicali italiani 7; Centro democratico 5; Europa verde-Verdi europei 5; Maie-Psi-Facciamoeco 7; Manifesta, Potere al popolo, partito della Rifondazione comunista-Sinistra europea 4; Minoranze linguistiche 4; Noi con l’Italia-Usei-Rinascimento Adc 5; deputati non iscritti ad alcuna componente 15
Ipif, Battelli: “Ancora tanti 5s in sofferenza”
Dopo l’annuncio della scissione dal M5S, oggi sarà una giornata dedicata all’organizzazione per i parlamentari dimaiani. “Bisogna strutturarsi – dice Sergio Battelli, Presidente della commissione Affari europei della Camera a margine della seduta della Camera -. Ci sono una serie di passaggi interni da fare per i direttivi, gli uffici…”. Al momento, come spiega il deputato considerato braccio destro di Di Maio, “siamo 52 alla Camera e 11 al Senato”, ma “ci sono ancora tanti colleghi in sofferenza nel M5s.
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